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Omicidio Melania Rea, i dubbi sulle dichiarazioni del marito

Ascoli. Sarà sentito oggi dagli inquirenti Salvatore Parolisi, il marito della 29enne uccisa con 35 coltellate e ritrovata morta dopo due giorni dalla scomparsa a Ripe di Civitella. Un colloquio fortemente atteso per chiarire la sua posizione in merito all’omicidio di Melania Rea e ad alcuni punti ancora oscuri.

Diverse le voci che circolano sul suo conto, alcune smentite da parenti e amici, altre confermate dalla sua stessa voce. Certo è che, sebbene nessuno risulti ancora iscritto nel registro degli indagati, Parolisi rimane ad oggi uno dei principali sospettati. A far dubitare la procura di Ascoli Piceno i racconti dell’uomo, che ha cercato di ricostruire i minuti precedenti alla scomparsa della moglie. Non convincono gli indumenti, ad esempio, che l’uomo dichiara di avere indossato: una t-shirt e un paio di calzoncini dettati dalle temperature che sembrano contrastare con la felpa e il jeans con cui Parolisi è stato ripreso dalle telecamere del supermercato dove poco prima si era recato con Melania. Non convincono i tempi di percorrenza specificati nella ricostruzione fatta dal militare, differenti da quelli degli investigatori. Non convince una frase che, stando ad alcune indiscrezioni, Salvatore Parolisi avrebbe pronunciato ad un amico dopo aver denunciato la scomparsa della moglie. “Me l’hanno presa” avrebbe, infatti, detto il caporalmaggiore alla persona contattata per chiedere aiuto. Un quesito che lascia aperti molti dubbi: perché quella frase? Aveva dei sospetti?  Il dubbio dei carabinieri è che l’uomo temesse ritorsioni. Per che cosa è però ancora da chiarire.