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Atri, l’ultimo saluto al giornalista Giovanni Verna

Atri. Una celebrazione sobria, come lo era lui, ha reso omaggio questo pomeriggio, nella semplice maestosità della Cattedrale di Atri, al giornalista Giovanni Verna, scomparso ieri all’età di 74 anni, dopo una lunga malattia.

Le esequie sono state celebrate dal Vescovo di Teramo-Atri, Mons. Michele Seccia. Con lui, una rappresentanza del clero teramano e in prima fila la famiglia del giornalista scomparso, la moglie Gina e i figli Tina e Santino, che da qualche anno è diventato frate. Ma anche il sindaco di Atri, Gabriele Astolfi, con il gonfalone della città, l’ex sindaco Paolo Basilico, il primo cittadino del vicino comune di Pineto, Luciano Monticelli, rappresentanti del Consiglio Comunale e Regionale. E, infine, i colleghi, gli amici, i semplici conoscenti.

Giovanni Verna ha lasciato in ognuno di loro ricordi che sopravvivono alla morte, al pensiero di una persona che non c’è più, impossibile da dimenticare. Lui che non negava, quando poteva, consigli a chiunque, lui che non la mandava certo a dire, con la sua schiettezza e sincerità pura. Lui che, come ha detto il Vescovo nell’omelia, è stato “testimone della verità”. Una verità che raccontava in maniera chiara ai suoi telespettatori prima, sui canali regionali della Rai, ed ai lettori poi, sulle righe del settimanale diocesano L’Araldo Abruzzese, che ha diretto per ben 17 anni.

Giovanni Verna ha salutato così la sua amata città, Atri, per la quale si è sempre battuto, mettendo anima e cuore nelle iniziative che organizzava al fine di valorizzarne la bellezza, la storia, le tradizioni. Sua, infatti, l’idea dei “Mercoledì della cultura”, appuntamenti che organizzava annualmente in collaborazione con l’associazione culturale Illuminati, di cui lui stesso era stato presidente.

E i versi di una poesia recitata in dialetto atriano sull’altare della Cattedrale, alla fine della celebrazione, racchiudono la persona di Giovanni Verna, l’uomo, il cristiano, il giornalista. Quello che non si rassegnava all’idea di abbandonare la sua macchina da scrivere per “convertirsi” alla tastiera del computer.

Un lungo e caloroso applauso ha accompagnato l’uscita della bara dalla Cattedrale.

La salma di Giovanni Verna riposa ora nel cimitero di Atri.

 

Marina Serra