Le Guardie Ambientali d’Italia della provincia di Teramo invitano le Atc a fare chiarezza sulla caccia alla starna.
“Abbiamo atteso sino ad oggi delucidazioni concrete da parte dei due presidenti degli Ambiti territoriali Caccia Teramani sulla questione starna, soprattutto a garanzia di una trasparenza gestionale. Alle molte sollecitazioni che ci sono giunte da parte di cacciatori che, a nostro avviso, non sono stati adeguatamente informati riguardo in particolare la caccia alla starna, abbiamo ritenuto opportuno inviare una missiva alla Regione Abruzzo per avere in merito delle delucidazioni circa la cacciabilità del volatile in Provincia di Teramo”.
In risposta alla nostra richiesta, l’Ufficio preposto alla Caccia della Regione Abruzzo ha risposto che “questa Regione non è a conoscenza di quali ATC abbiamo elaborato e dato autorizzazione ai suddetti piani” intimando agli stessi ATC di “comunicare la cacciabilità della specie attraverso mezzi idonei ad assicurare la massima conoscibilità”.
Benché siano trascorsi diversi giorni, ad oggi, da un controllo effettuato sui siti web degli A.T.C. Vomano e Salinello ancora una volta, non ve n’è alcuna traccia, sottolineano ancora le Guardie Ambientali.
“Orbene, per quanto di competenza, non sarà allora il caso che i due Presidenti Teramani Porrini e Sabini chiariscano prontamente e definitivamente la questione indicando ai cacciatori se questa è caccia consentita o no? Non sarà forse il caso, cari Presidenti ATC, di uscire fuori da questo stato catalettico ponendo fine al problema, adeguandosi prontamente alle comunicazioni ricevute dalla Regione Abruzzo!? Non è più concepibile ne condivisibile da parte nostra che i cacciatori vadano a caccia avendo il dubbio se sono legittimati a cacciare la starna, perlopiù esponendoli a rischio sanzioni in fase di controllo venatorio”.