Il Tar de L’Aquila, infatti, non ha accordato l’annullamento, previa sospensiva, del decreto di occupazione di urgenza, utile per aprire il cantiere del nuovo impianto consortile che sarà realizzato, a ridosso della zona artigianale, dalla Ruzzo Reti.
Nell’impugnativa contro il Comune di Alba Adriatica e la società idrica, discussa oggi a L’Aquila, i giudici non hanno ravvisato elementi tali da accordare la sospensiva relativamente all’occupazione d’urgenza delle aree che poi saranno liquidate con il relativo esproprio.
” Le censure sollevate”, si legge nell’ordinanza, “non sono meritevoli di positivo apprezzamento, in quanto le osservazione del maggio 2016, da un lato, non sono pertinenti al provvedimento di occupazione di urgenza, dall’altro, reiterano sostanzialmente quelle del 2013, ritenute non ostative alla realizzazione dell’opera.
Inoltre, ” scrivono i giudici del Tar, “la motivazione dell’urgenza è congrua e sufficiente, facendo riferimento il provvedimento gravato sia all’esigenza di concludere i lavori in tempo per usufruire dei finanziamenti pubblici, sia al numero dei destinatari della procedura espropriativa”.
Viene fatto rilevare, che il consiglio comunale di Alba Adriatica, nel 2012, ha approvato il progetto preliminare, adottando concretamente la variante al Prg e dunque facendo scattare le norme di salvaguardia per quanto riguarda il vincolo dell’esproprio”. In questa fase, dunque, il vincolo resta ed eventualmente tutto il contenzioso sarà discusso nel merito. Nel frattempo, in attesa di conoscere il pronunciamento definitivo del Tar sul ricorso legato alla gara d’appalto, la Ruzzo Reti incassa l’esito dell’ordinanza. Altro passo propedeutico per l’avvio dell’opera.