Teramo. Sembra un paesaggio lunare, con tutti quegli alberi “capitozzati” in una operazione di potatura che poco o niente ha di scientifico. E’ quanto segnalatoci, con tanto di foto, in merito alle potature effettuate nei giardini del parco giochi dei Tigli, nelle vicinanze dell’asilo comunale, poco distante dall’uscita del Lotto Zero. Le immagini mostrano povere piante prive di quasi tutti i rami, a causa di un’opera di potatura “selvaggia” che, di certo, non gioverà alla salute degli esemplari interessati.
In merito abbiamo interpellato un esperto agronomo che ci ha confermato l’errore metodologico dell’operazione: “La potatura degli esemplari ornamentali non serve ad allungare la vita vegetativa della pianta, né a migliorarne lo stato vegetazionale anzi, se fatta senza competenza e spinta agli estremi, può portarla a morte. Ed anche quando le piante non risentono apparentemente di danni immediati, cessano per alcuni anni di esplicare la funzione per la quale sono state messe a dimora: fare ombra, rendere più salubre l’ambiente e ingentilire il paesaggio”.
Purtroppo il Comune di Teramo non è il solo ad adottare tecniche di potatura drastiche e prive di ogni scientificità, affidando la gestione del verde a personale non qualificato. Inoltre in Provincia solo il Comune di Giulianova (dove, tra l’altro, in passato sono stati effettuati interventi anche peggiori) si è dotato di un Regolamento del Verde Urbano, mentre nessun Comune ha un Piano Regolatore del Verde, strumenti utili e necessari per gestire un bene pubblico fondamentale per la salute dei cittadini e per la bellezza della città.
“Spesso si agisce in buona fede – continua l’esperto – ma ci si affida a pratiche obsolete guidate più da credenze popolare che da un vero e proprio approccio scientifico. Esistono figure specializzate per la gestione del verde, ma i Comuni, vuoi per risparmiare soldi, vuoi per scarsa conoscenza del vero valore del patrimonio arboreo cittadino, le ignorano e si affidano a personale improvvisato, con gravi danni per il verde urbano”.
Basta pensare che un albero, oltre ad avere un valore ornamentale, contribuisce alla purezza dell’aria, fa ombra d’estate, mantiene l’equilibrio idrogeologico del terreno, ospita specie animali e, in ogni caso, mette allegria. Se si tratta di parchi gioco per bambini, poi, ha anche un grande valore didattico e educativo. Inoltre, in termini economici, un esemplare adulto può arrivare a costare anche qualche migliaia di euro e ucciderlo, seppur lentamente, con potature costose e inutili, non ha senso.