Un momento importante della storia italiana, vissuto sulle montagne teramane, ancora poco conosciuto. Si celebrerà sabato prossimo a Rocca Santa Maria, il 73° anniversario della battaglia di Bosco Martese. Le celebrazioni, organizzate dall’Anpi Teramo, prevedono il raduno dei partecipanti al piazzale del Ceppo, il corteo e la deposizione della corona di alloro al monumento del Partigiano di Bosco Martese, in ricordo di tutti i caduti.
Oltre ad Antonio Topitti, presidente dell’Anpi Teramo e ai sindaci di Rocca Santa Maria e Valle Castellana, interverranno anche Giovanni Timoteo, segretario provinciale Cgil, Franco Iachetti, presidente del Bim, Tommaso Navarra, presidente dell’Ente Parco, Renzo Di Sabatino, presidente della Provincia di Teramo e Luciano D’Alfonso, Governatore d’Abruzzo. Concluderà le celebrazioni l’intervento di Antonio Franchi, presidente provinciale Anpi.
Per la giornata sono stati organizzati anche degli autobus con partenze da Teramo e dalla costa (info e prenotazioni: 0861243602 – 3209187779)
Il combattimento di Bosco Martese fu definito da Ferruccio Parri la “prima nostra battaglia in campo aperto” a cui “tutti i resistenti italiani rendono onore”. Nonostante questo riconoscimento, in molti ancora ignorano cosa sia accaduto. Anche nel dibattito pubblico nazionale la battaglia continua a essere dimenticata. Eppure fu uno dei pochissimi scontri, all’indomani dell’armistizio, che vide le forze partigiane sconfiggere le truppe tedesche.
Oltre l’aspetto epico, a renderla unica furono anche le circostanze che portarono centinaia di civili teramani, antifascisti, soldati italiani, prigionieri di guerra e internati stranieri a prendere parte alla battaglia. Questo fu di fatto uno dei primi esempi, sul suolo nazionale, di quell’unità d’intenti internazionale indirizzata a liberare l’Italia e l’Europa dal nazifascismo.