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Montepagano, Recchiuti (Futuro In): “La scuola poteva essere salvata”

Scuola di Montepagano che è rimasta chiusa e bimbi trasferiti nel plesso di Santa Lucia, tra le polemiche di molti genitori e delle forze di opposizione.

A Roseto c’è chi teme che sia iniziato lo smantellamento dei plessi a servizio delle aree periferiche, con l’amministrazione comunale che sarebbe rimasta a guardare, senza opporsi alle scelte decise dai vertici scolastici.

Nella riunione che si è tenuta nel borgo antico rosetano per affrontare il delicato tema e a cui ha preso parte anche il sindaco Sabatino Di Girolamo, era presente anche l’ex assessore alla pubblica istruzione Alessandro Recchiuti.

“Le condizioni erano le stesse di un anno fa”, ha ricordato Recchiuti, oggi sui banchi di opposizione, “al sindaco e alla sua Giunta abbiamo fatto capire che qualcosa poteva essere fatto. Noi ci riuscimmo, mantenendo il plesso nel borgo antico. Oggi invece abbiamo scoperto che non c’è stata alcuna opposizione da parte dell’amministrazione per evitare che la scuola chiudesse. Una mazzata per Montepagano, proprio ora che c’è la riscoperta di rivitalizzare questo magnifico angolo di Roseto che ha una storia non di poco conto”.

Insomma, la scuola di Montepagano avrebbe potuto riaprire i battenti se solo gli amministratori si fossero opposti a determinate scelte che ora rischiano di attivare un effetto domino con gli altri plessi periferici. Secondo l’ex assessore Recchiuti, infatti, ci sarà in futuro una concentrazione di studenti delle elementari nei plessi di Roseto capoluogo, con l’inevitabile rischio di creare disagi alle famiglie e difficoltà durante le attività didattiche, con classi sovraffollate.

L’appello che viene rivolto, dunque, è che l’amministrazione locale si faccia carico di iniziative per fare in modo che le scuole delle frazioni non chiudano mai i battenti.