L’Università degli Studi di Teramo arricchisce la propria offerta formativa con un nuovo Corso di laurea magistrale in Food Science and Technology, che sarà attivo a partire da ottobre 2016.
Il Corso, che sostituisce il precedente in Scienze e tecnologie alimentari, prevede l’erogazione di tutte le lezioni in lingua inglese, oltre ad attività seminariali e progettuali finalizzate a sviluppare le competenze dei tecnologi alimentari in un’ottica sempre più europea e internazionale. Grazie ai progetti Erasmus+ gli studenti avranno inoltre la possibilità di svolgere un periodo all’estero presso prestigiose sedi universitarie europee ed extra-europee per approfondire sia le conoscenze linguistiche che quelle scientifiche e tecnologiche nel settore della qualità, sicurezza e trasformazione dei prodotti agro-alimentari.
“L’Università di Teramo – ha dichiarato Paola Pittia, presidente del Corso di laurea magistrale in Food Science and Technology e delegato dell’Università di Teramo per l’internazionalizzazione e programmi di studio congiunti – negli ultimi anni sta lavorando alacremente per aumentare la sua attrattività a livello mondiale, oltre che per un miglioramento e ammodernamento della formazione universitaria, sempre più vicina alle esigenze di conoscenze e competenze del mondo del lavoro, che diventano sempre più globali. Questo nuovo Corso di laurea rappresenta un importante traguardo nel processo di internazionalizzazione e porta complessivamente a tre il numero dei Corsi di laurea internazionali, dopo quelli di Reproductive Biotechnology e Management and Business Communication”.
“La nostra Facoltà di Bioscienze ? ha aggiunto Paola Pittia ? è da oltre dieci anni partner di numerosi progetti europei inerenti la formazione universitaria internazionale nel settore delle scienze e tecnologie alimentari di cui uno, l’ISEKI _Food 4, è stato coordinato da noi. Stiamo ulteriormente lavorando per sviluppare accordi di scambio di docenti e studenti e di formazione congiunta con numerosi Paesi del mondo, quali la Tailandia, Israele, il Sud Africa e il Brasile”.