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Teramo, il Comitato Braga contro Brucchi: “Anche noi siamo una scuola”

Rivendica il proprio ruolo di istituzione scolastica e chiede di nuovo con forza al sindaco di Teramo solo ciò che le spetta per legge, ovvero una sede degna di questo nome. Il Comitato Braga esprime forte preoccupazioni per il futuro dell’Istituto musicale che, dopo il terremoto dello scorso 24 agosto, si è vista in un colpo solo sparire, a causa dei danni provocati dal sisma, sia la sede storica di Piazza Verdi sia l’edificio del Comi dove, temporaneamente svolgeva la parte didattica.

E non ci sta a vedersi considerare di rango inferiore rispetto alle altre scuole della città, visto che una delle possibili sedi auspicate, ovvero l’edificio della Molinari, sarebbe stato proposto dal sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, come sede per le scuole in difficoltà.

“Il terremoto non ci ha dato una mano”, ha detto Francesco Capanna, presidente del Comitato Braga, ricordando anche come l’Istituto abbia già chiesto al demanio di velocizzare al massimo tutte le pratiche burocratiche necessarie per potersi stabilire nell’ex Archivio di Porta Romana.

“Sicuramente non ci aiuta l’atteggiamento dell’amministrazione comunale”, continua Capanna, “che, invece di darci una mano, continua a proporre una sede come il Parco della Scienza, che non ha alcun requisito né di legge né logistico per ospitare un conservatorio. E non si riesce a capire il motivo per cui la Molinari sia messa a disposizione delle altre scuole ma non per il Braga. Come se, per il sindaco, il Braga non fosse una scuola”.

Il Comitato, tuttavia, si è reso disponibile, viste le insistenze ricevute, ad accettare un incontro con Brucchi al Parco della Scienza, in modo da verificare insieme se ci siano effettivamente le condizioni necessarie per ospitare l’istituto o escluderla definitivamente dalle proposte presentate.

Le lezioni, intanto, finchè non sarà trovata una soluzione praticabile, si svolgeranno nella sede di Giulianova per garantire agli studenti la necessaria continuità didattica.