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Progetto Sustain: un patto per la costa teramana

Roseto. Cento milioni di euro di danni, la spiaggia erosa e disseminata di rifiuti, i fiumi invasi e ostruiti dagli alberi abbattuti dalla furia della pioggia, intere aree produttive in ginocchio, rischi per la stagione turistica. Le conseguenze di eventi calamitosi come quelli accaduti il primo marzo scorso impongono una “svolta decisa” nella gestione del territorio e la Provincia, fra le altre iniziative, mette in campo “Sustain”, un progetto europeo che servirà ad individuare un modello per la “gestione integrata delle aree costiere”.

Certificazione europea “Quality coast”, Carta della Sostenibilità, Contratti di fiume sono alcuni dei progetti illustrati questa mattina a Roseto, nel Palazzo del mare, alla presenza dei rappresentanti di enti e organismi pubblici dei 10 Paesi europei, che hanno aderito al programma Sustain, che vede capofila l’olandese EUCC (Unione delle coste e della marina).

Il Workshop internazionale dal titolo “Sostenibilità delle zone costiere della provincia di Teramo: riflessione sul tema della Gestione Integrata, proposte attuative” è stato organizzato nell’ambito del progetto europeo di cooperazione territoriale INTERREG IVC denominato “SUSTAIN – Assessing Sustainability and Strengthening Operational Policy”, incentrato sul tema dell’ambiente e della prevenzione dei rischi, con prioritaria attenzione alla gestione delle risorse idriche.

A spiegare come hanno fatto in Olanda è stato Alan Pikaver – Head Coastal & Marine Union (EUCC), seguito dagli interventi degli assessori provinciali che hanno illustrato i rispettivi progetti.

“La partecipazione al progetto europeo di cooperazione territoriale” ha detto l’assessore provinciale alle Politiche Comunitarie, Davide Calcedonio Di Giacinto “rappresenta una opportunità importante per il nostro territorio, soprattutto per le zone costiere e, grazie alla presenza delle delegazioni provenienti dai vari Paesi partner, costituirà un’utile occasione di confronto delle esperienze maturate nel settore in ambito comunitario”. Le attività progettuali, iniziate nel febbraio dello scorso anno, sono coordinate e monitorate in stretta sinergia con gli assessorati provinciali all’Ambiente e al Turismo e con il supporto tecnico dell’Agenzia per l’Energia e l’ambiente AG.EN.A e del gruppo di lavoro di Agenda 21.

La certificazione Quality Coast nasce da un progetto dell’Unione Europea di 21 partner provenienti da 11 paesi sotto la guida dell’Unione Coastal & Marine (EUCC), che ha realizzato una delle più grandi reti di esperti in sostenibilità delle zone costiere

“La certificazione QualityCoast è attribuita dal Coastal & Marine Union sulla base della valutazione di una Giuria internazionale composta da almeno tre membri” ha spiegato l’assessore provinciale Ezio Vannucci “per essere certificati bisogna adeguare i propri standard agli indicatori espressamente individuati e va oltre il concetto della Bandiera Blu in quanto prende in considerazione più parametri, non solo quelli ambientali. Quality Coast può rappresentare l’anima della Costa Blu: la concretizzazione dell’idea che abbiamo lanciato un anno fa quando, per primi, abbiamo creduto alla necessità di cominciare a pensare alla costa come ad un unico sistema turistico”.

In quest’ottica, si inserisce la Carta della Sostenibilità, promossa all’interno del workshop. “La Carta della Sostenibilità” ha detto l’assessore provinciale all’Ambiente Francesco Marconi “è un documento di indirizzo per l’attivazione di strumenti di governo in linea con i principi di sostenibilità ambientale, economica e sociale promossi dalla Commissione Europea. Identità, sicurezza e sostenibilità sono i tre perni su cui saranno incentrati i contenuti della carta che si configureranno come delle linee guida per tutti gli strumenti (piani, programmi, progetti, ecc.) che, a diverse scale, interesseranno in futuro la costa teramana”.

Su iniziativa dell’Assessorato, inoltre, verrà introdotto anche in Abruzzo “il contratto di fiume”, un approccio fondato sul consenso e sulla partecipazione, che considera il fiume come “un bacino di interesse” attorno al quale costruire progetti di sviluppo. Il progetto della Provincia è stato messo a punto dal gruppo di lavoro di Agenda 21 locale di concerto con il settore Ambiente.

Obiettivo generale del progetto Sustain, che parte dalla considerazione del crescente impatto generato dalle attività umane sulle aree costiere e gli habitat naturali, è individuare un 19 indicatori che consentiranno alle autorità locali e regionali di misurare e migliorare il livello di sostenibilità dei propri territori.