Giovanni Pumo, 72enne campano ma residente ad Alba Adriatica, è stato condannato a cinque anni di reclusione per bancarotta fraudolenta.
La decisione è arrivata dal collegio dei giudici presieduto da Franco Tetto. Il tribunale di Teramo ha invece assolto dalla stessa accusa Salvatore Serpente, 64enne di Canzano ma residente a Bellante, per non aver commesso il fatto.
Il processo fa seguito all’inchiesta aperta dalla procura, a firma del sostituto procuratore Stefano Giovagnoni, per il fallimento della “Sid srl”, azienda che distribuiva macchinari ed arredi per i bar, fallita cinque anni fa.
Secondo la procura, i due imputati avrebbero sottratto o distrutto i libri contabili “con lo scopo di procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto o di recare pregiudizio ai creditori”. Accuse cadute in primo grado per Serpente, difeso dall’avvocato Galassi.