Presenti alla conferenza stampa, il presidente dell’Ordine Divinangelo D’Alesio, il presidente del Tribunale Giovanni Spinosa, il sindaco Maurizio Brucchi ed il presidente della Provincia Valter Catarra. L’iniziativa assume una significativa rilevanza dato che, a partire dal 21 marzo, è divenuto obbligatorio il tentativo di mediazione fra le parti nelle liti in materia di diritti reali, divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di aziende, da responsabilità medica e da diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di pubblicità e, inoltre, in materia di contratti assicurativi, bancari e finanziari. Si potrà ricorrere al Giudice solo dopo aver tentato, senza successo, la mediazione.
Un chiaro tentativo, da parte del legislatore, di deflazionare il carico civile delle cause giudiziarie. La riforma della mediazione , infatti, ha come obiettivo principale quello di ridurre il flusso in ingresso di nuove cause offrendo ai cittadini uno strumento più veloce con tempi e costi determinati.
La mediazione, a cui i cittadini possono anche scegliere liberamente di rivolgersi prima di adire le vie legali, è finalizzata alla conciliazione stragiudiziale delle controversie, e consiste nell’attività professionale svolta da un terzo imparziale diretta alla ricerca di un accordo amichevole per la composizione di una controversia, sia nella formulazione di una proposta per la risoluzione della stessa. L’intera procedura non potrà avere una durata superiore ai quattro mesi.
Il Consiglio dell’Ordine di Teramo, pur condividendo tutte le critiche e censure che sono state sollevate dall’avvocatura italiana alla nuova normativa, ha ottenuto tempestivamente, tra i primi Ordini in Italia, il riconoscimento da parte del Ministero della Giustizia.
L’Organismo ha la sede negli Uffici del Consiglio, dove è stato attivato un apposito sportello al quale i cittadini potranno rivolgersi per avere informazioni e chiarimenti. Riferimenti legislativi, modulistica e tariffario, comunque, possono essere reperiti sul sito del Consiglio www.ordineavvocatiteramo.it.
Tra i compiti dell’O.d.M., oltre a quello di redigere ed aggiornare periodicamente l’elenco dei mediatori, c’è quello di realizzare corsi di formazione, seminari, eventi e pubblicazioni in materia di conciliazione e mediazione.
Il mediatore deve essere in ogni caso un Avvocato iscritto all’Albo che abbia frequentato con esito positivo un corso specifico di formazione.
“Esprimo innanzitutto la mia soddisfazione e quella del Consiglio” ha detto D’Alesio “per aver ottenuto, a coronamento di un lavoro di mesi, con tempestività la necessaria autorizzazione ministeriale. Sottolineo che il Consiglio ha ritenuto suo dovere e compito istituzionale dar vita all’Organismo al fine di consentire ai Colleghi lo svolgimento della attività professionale ed ai cittadini l’esercizio dei loro diritti, senza ulteriori disagi e ritardi, dotando il territorio di una organizzazione che possa dare garanzia di professionalità ed efficienza. Ma è doveroso portare a conoscenza di tutti la lacunosità, oltre che la dubbia costituzionalità, della normativa relativa alla mediazione: manca la competenza territoriale, non sono sanzionati i conflitti di interesse, manca l’assistenza necessaria dell’Avvocato, grava il cittadino di ulteriori spese che, sia chiaro, per espressa volontà del legislatore sono maggiori di quelle necessarie per adire l’autorità giudiziaria”.