Un bilancio che aumenta ogni giorno di più. Si fa sempre più critica la situazione a Montrio dopo lo sciame sismico che dal 24 agosto sta colpendo il centro Italia. Aumenta, infatti, il numero delle abitazioni inagibili salite a 28 mentre sono 68 finora le persone costrette a lasciare le proprie abitazioni per le quali bisognerà trovare delle soluzioni alternative.
E in attesa dei tecnici della Protezione Civile che dovrebbero arrivare già in settimana, continua senza sosta il lavoro del sindaco, Gianni Di Centa, e del suo vice, Andrea Guizzetti, insieme a quello dei tecnici comunali, per verificare tutte le criticità del territorio.
“Dopo l’incontro con Fabrizio Curcio e Vasco Errani a Montereale di venerdì scorso”, ha detto Guizzetti, “nel quale sono state evidenziate le difficoltà che il terremoto ha creato anche nei Comuni abruzzesi, stiamo lavorando per cercare delle abitazioni in affitto per i nostri sfollati, visto che l’ordinanza prevede solo contributi per l’autonoma sistemazione. Abbiamo già chiesto ai nostri concittadini di mettere a disposizione le loro seconde case e contiamo a breve di trovare una soluzione per le famiglie che hanno subito l’ordinanza di sgombero”.
Famiglie che si vanno ad aggiungere ad un’altra settantina di persone che vive ancora nei Map dopo il sisma del 2009. Confermata, invece, la sicurezza nelle scuole elementari e medie e resta inagibile solo una parte della succursale del Pascal, così come la palestra adiacente alla scuola elementare, oltre alla sala civica, a Palazzo Patrizi, alla torre del municipio e a sette edifici di culto.
E mentre si attende di conoscere se Montorio, che si conferma il Comune teramano più colpito dal sisma, entrerà a far parte di questo nuovo cratere (tutto dipenderà dalle relazioni che presenteranno i tecnici di Protezione Civile), non cambia il programma per la ricostruzione, con i primi lavori che dovrebbero partire nel nuovo anno.