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Roseto, Prg: l’opposizione va dal Prefetto e la maggioranza è pronta a sedute ad oltranza

Roseto. È ufficialmente iniziata la battaglia politica del nuovo Piano Regolatore a Roseto. Lunedì i gruppi consiliari di opposizione si recheranno dal Prefetto di Teramo per protestare sui tempi dell’adozione del Prg decisi dall’amministrazione.

Dopo le roventi polemiche dei mesi scorsi, a meno di due mesi dalle elezioni cittadine, a partire dalla prossima settimana il nuovo Piano sbarcherà in consiglio, dopo essere stato depositato il nove marzo scorso. Una tempistica che non è andata giù alle opposizioni. “E’ una vergogna – dichiara Pasquale Avolio di Sel – che per la fretta di adottare il Prg si siano contati anche i giorni festivi”. Secondo il regolamento, dalla data del deposito a quella dell’adozione devono passare dieci giorni lavorativi. Contando i week end e la Festa dell’Unità italiana, il Prg sarebbe dovuto approdare in consiglio il 25 marzo e non il 22. “Perché tutta questa fretta?”, chiede Avolio.

Insomma è già bagarre, mentre si accavallano le date. Il 31 marzo prossimo finirà ufficialmente l’attuale consiliatura, che sino alle elezioni dovrà occuparsi esclusivamente dell’ordinaria amministrazione, mentre sempre il 22 è previsto in Regione il voto che riguarda la riperimetrazione della riserva del Borsacchio. Qualora questa dovesse passare, afferma qualche esperto, lo stesso Prg di Roseto rischierebbe di essere bloccato. Dal prefetto di Teramo si dovrebbero recare Sel, i liberalsocialisti e altri rappresentanti degli altri gruppi di opposizione cittadina. L’adozione, comunque, dovrebbe avere tempi di voto molto serrati. Voci dall’amministrazione sono pronte anche a sedute ad oltranza, anche ogni giorno a partire da martedì.