Tortoreto. Assoluzione bis, per non aver commesso il fatto, per Thomas Di Eugenio, l’imprenditore 30enne di Tortoreto finito in due diverse inchieste (con altrettanti arresti) e poi assolto in entrambe le circostanze.
Una brutta parentesi per l’imprenditore, che ha pagato anche con il carcere accuse che poi si sono rivelate infondate. Due le inchieste: una della Procura di Teramo, l’altra di Ascoli per rapina ed estorsione aggravata.
Per il giovane imprenditore, ora, è arrivata l’assoluzione da parte del tribunale di Ascoli (per non aver commesso il fatto) dall’accusa di concorso in estorsione aggravata. Una vicenda parallela, da un punto di vista giudiziario, a quella che lo aveva visto assolto in secondo grado dall’accusa di rapina con un risarcimento da parte dello Stato, per ingiusta detenzione, di 98 mila euro.
Di Eugenio, arrestato per due volte e in un caso condannato in primo grado (per poi essere assolto) ora mette la parola fine ad una serie di errori di natura giudiziaria che gli hanno cambiato la vita, in tutti i sensi.
Dalle accuse, che poi si sono rivelate infondate, al clamore suscitato dalla vicenda, dal danno morale e d’immagine che la cosa ha prodotto.
Ovviamente, Thomas Di Eugenio mostra soddisfazione per l’epilogo, positivo, della vicenda giudiziaria, ma non dimentica tutto quello che ha dovuto sopportare in questi anni. Dal 2012 ad oggi.
“Difficile dimenticare le sofferenze subite durante la detenzione”, racconta Thomas Di Eugenio, ” come anche quelle da cittadino libero, un vero tormento nell’animo la disapprovazione sociale che ho provato. ’allontanamento da amici e parenti, il senso di vergogna provato ma anche i progetti di vita futura condizionati inevitabilmente da queste vicende, pesano come macigni”.
“Tutto questo per ribadire” dice ancora, “ che la giustizia, seppur tardivamente è arrivata, cancellando in parte una vicenda che ha stravolto, in tutti i sensi, la vita di un innocente”.