Chi ha pianificato il colpo, ovviamente, non è uno sprovveduto ma persona esperta e sicuramente a conoscenza del valore dei motori in uso alle tre imbarcazioni. I furti si sono verificati a poca distanza uno dall’altro: uno nella zona portuale, uno in prossimità del braccio e mare e l’ultimo in prossimità dello stabilimento Portofino, dove alcune imbarcazioni, per effetto della recente ordinanza sindacale, sono state dirottate per consentire la pulizia della zona per la piena del Tronto. Di sicuro, il blitz è stato favorito dal fatto che la zona non è illuminata e in questi giorni di maltempo, i marinai non sono usciti in mare per le consuete battute di pesca. “ Non è la prima volta che accadono cose di questo genere”, racconta Franca Ferreri, referente della Martinpescatori, “ e sono necessari degli interventi rapidi per la messa in sicurezza dell’area dove lavoriamo. Andrebbero studiate delle soluzioni utili per scoraggiare i malintenzionati, dall’impianto di illuminazione a delle sbarre che impediscano a non autorizzati di arrivare fino dove sono ormeggiate le imbarcazioni”.