Martinsicuro. Nella rete finisce un’altra banda specializzata in furti in appartamento che aveva fatto razzie nella zona al confine tra l’Abruzzo e le Marche. Ieri sera, al termine di un’attenta indagine, gli uomini del nucleo operativo di Alba Adriatica (guidati dal luogotenente Gregorio Camisa e diretti dal capitano Pompeo Quagliozzi) hanno arrestato 4 persone, tre albanesi e una prostituta romena, componenti di una stessa banda specializzata in furti. L’operazione, che si aggiunge a quella analoga compiuta qualche giorno fa (che aveva portato all’arresto di altre 4 persone) è stata perfezionata a Villa Rosa di Martinsicuro, all’interno di un appartamento di via Doninzetti, preso in locazione da una donna romena che dava ospitalità a tre albanesi.
Tre persone sono state sottoposti al fermo di Pg per concorso in ricettazione. Si tratta di: Roberto Tota, 26 anni, Kledy Karaj di 22 e la prostituta romena, Anamaria Calin di 22. Il quarto occupante dell’alloggio di Villa Rosa, Ardian Hasani, di 32, invece, è stato arrestato perché sul suo conto pendeva un ordine di custodia cautelare emesso dalla procura di Lodi, per reati simili, oltre ad essere stato denunciato per concorso in ricettazione. L’irruzione notturna ha consentito di dare sostanza all’attività investigativa e di fare luce su una serie di furti compiuti nelle ultime settimane in tutto il comprensorio. Durante le perquisizione, infatti, i carabinieri hanno rivenuto un pc portatile, che dopo una serie di verifiche (soprattutto la foto sul desktop) è stato stabilito che apparteneva ad un uomo di dell’entroterra marchigiano, al quale era stato rubato dell’oro trovato in possesso della banda finita in manette lo scorso fine settimana, a testimonianza che tra le due gang c’era una sorta di collaborazione. In casa, poi, è stato trovato un mazzo di chiavi di una Ford Fiesta, rubata il giorno precedente ad un 36enne di Castel di Lama. La vettura, poi, è stata rinvenuta ad Alba Adriatica, nelle vicinanze della stazione ferroviaria, e nel bagagliaio oltre a tutto l’occorrente per compiere i furti (arnesi da scasso, mazze e guanti in lattice), i carabinieri hanno anche rivenuto dell’oro contenuto in una cassaforte smurata in un’abitazione di Spinetoli. Sul sedile del mezzo, infatti, erano ben visibili dei residui dei calcinacci rimasti dopo il trasporto dalla cassaforte, abbandonata in una scarpata dopo essere stata aperta. Complessivamente, il valore delle refurtiva recuperata è di 15mila euro. La banda di albanesi arrestata la scorsa notte era arrivata da Milano, aveva trovato ospitalità in casa della romena, trasformando l’alloggio come base operativa per mettere a segno una serie di furti in ville e appartamenti del comprensorio. I militari ritengono che parte dell’oro trafugato nelle varie scorribande possa essere già stato sciolto per ricavare dei lingotti, poi rivenduti in Albania, dove il prezzo del matello prezioso è maggiore rispetto ai paesi occidentali. Ulteriori verifiche sono in corso con l’agenzia delle entrate relativamente al contratto di locazione dell’alloggio dove vivevano i quattro. i carabinieri ritengono, con la doppia operazione, di aver stanato i responsabili di una serie di raid ladreschi che nelle ultime settimane aveva seminato il panico tra gli abitanti che vivono a cavallo delle province di Teramo e Ascoli.