L’esteso territorio del Comune di Sant’Omero, con ogni probabilità, è uno di quelli dove la furia del maltempo ha creato i danni maggiori, sopratutto alla viabilità. La pioggia ha fatto crollare o comunque ha reso impraticabili sette ponti (per Teramo, per Civitella, per Torano, per Villa Maggi, per Poggio Morello, ponte Ulisse e quello sul Lago Verde) che rendono tuttora difficoltosi alcuni collegamenti viari. Situazione decisamente irreale anche in campagna e nelle zone a ridosso dei due torrenti, Salinello e Vivrata. Problemi anche ad alcune strutture pubbliche, come le scuole elementari di Garrufo, che ha riaperto i battenti oggi e delle frane che hanno interessato anche zone a ridosso del centro storico. “ Il letto del Salinello” racconta il sindaco Alberto Pompizi, “ in alcuni punti è alto quasi quanto i terreni adiacenti e i danni si sono amplificati, negli effetti, grazie anche al cattivo controllo e mancati interventi da parte degli enti che devono monitorare i corsi d’acqua. Tutti sanno che, da anni, il Genio Civile non autorizza nessun intervento ai proprietari di terreni situati sulle sponde dei fiumi e così gli alberi caduti hanno riempito le sponde dei corsi d’acqua, ostruendo il cammino della piena, che in condizioni normali non avrebbe prodotto eccessivi danni. Nei fossi dove quest’anno è intervenuto il Consorzio di Bonifica Teramo-Nord” aggiunge Pompizi, “ con la ripulitura e taglio degli alberi ingombranti, le acque sono defluite regolarmente, pur nell’abbondanza di questa volta, salvo poi, tracimare sulle strade provinciali in quanto, da anni, i cunicoli di attraversamento non vengono più ripuliti e quindi quasi completamente occlusi. E questo nonostante i nostri continui solleciti ad intervenire “.
Maltempo Sant’Omero, danni per milioni di euro. Muoiono 700 maiali in allevamento sulla bonifica
Sant’Omero. Sette ponti crollati o inagibili, argini dei torrenti in alcuni tratti smembrati e danni evidenti in una serie di strade di campagna o vicinali che si sviluppano, sul territorio comunale, per circa 200 chilometri. A questi, poi, vanno aggiunti i danni subiti dai privati cittadini e dalle aziende. Una di queste, sul Salinello dove vengono cresciuti suini da macellare, nella notte dell’alluvione sono morti circa 700 piccoli maiali che facevano parte di un allevamento.