Macchinari, quadri elettrici sono inservibili; la merce stoccata nei magazzini è invece da buttare. Prima di far ripartire la produzione (si spera che tutto possa perfezionarsi in tempi rapidi, ma ci vorranno almeno un paio di mesi), bisognerà rifare praticamente daccapo tutti gli impianti tecnologici. Nel 2007 l’azienda, che si trova alle porte del centro abitato della frazione di Salino, a Tortoreto, era stata già colpita dall’alluvione: acqua e fango in arrivo dalla collina erano penetrati all’interno dello stabilimento per circa 40 centimetri. Ora, però, la piena del Salinello è stata devastante: all’interno della fabbrica, l’acqua è arrivata ad oltre un metro e mezzo e in alcuni punti fino ad 1metro e 70. I dieci dipendenti che lavorano per l’azienda di trasformazione alimentare, in questi giorni, stanno liberando i locali da fango, detriti e di tutte le attrezzature e macchinari inservibili. Poi, dopo la necessaria bonifica, saranno ripristinati gli impianti per far ripartire l’attività. “ Siamo in ginocchio” racconta Alfeo Assenti, responsabile dello stabilimento di Tortoreto. “ Ci vorranno soldi e tempo per tornare all’attività, con la speranza che questo non costi ulteriori sacrifici economici in fatto di commesse”.