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Maltempo nel Teramano: depuratori ancora fuori uso. Gli aggiornamenti sulle strade

Situazione ancora difficile nel teramano, dopo il nubifragio che ha devastato la provincia nella notte tra martedì e mercoledì scorso. La pioggia non accenna a fermarsi, anche se, fortunatamente, ha diminuito la sua intensità. Le difficoltà maggiori si registrano in Val Vibrata e nei Comuni della costa, dove la società Ruzzo Reti ha avanzato una prima stima economica delle conseguenze del maltempo.

Ammontano, infatti, a non meno di 50 milioni di euro i danni ai depuratori  alla rete idrica e alla rete fognante, anche se molto più preoccupanti restano le difficoltà operative sul territorio.
I tecnici e le squadre di emergenza della Ruzzo Reti hanno lavorato ininterrottamente per ripristinare almeno una delle due grosse condotte travolte dalle piene dei fiumi. Si è riusciti, quindi, a realizzare un nuovo attraversamento sul fiume Salinello, riportando acqua potabile nelle abitazioni di una parte di Tortoreto Alto e di Mosciano, mentre più difficili, a causa delle avverse condizioni meteo, appaiono i lavori per quello sul fiume Vibrata.
La società fa, comunque, sapere che probabilmente questo tratto di condotta, che fornisce la gran parte della Val Vibrata, potrebbe essere riattivato entro 48 ore. Nel frattempo, dopo aver realizzato un by-pass che garantisce una fornitura di acqua al comune di Colonnella, la Ruzzo Reti assicura i rifornimenti con le proprie autobotti.
Drammatica, invece, è la situazione dei depuratori e dele fognature. Gli impianti di depurazione, infatti, sono completamente fuori uso e molti di quelli che sono stati danneggiati solo parzialmente hanno difficoltà nello scarico a fiume, a causa di intasamenti o altre rotture.
Stesse difficoltà per  il deflusso delle acque si riscontrano in gran parte delle reti fognarie, soprattutto perché spesso i tombini vengono utilizzati, nel corso delle operazioni di pulizia delle strade e delle abitazioni allagate, per smaltire fango e altri detriti.
Ancora disagi, poi, lungo la rete viaria della provincia. I ponti sulla provinciale 553 di Atri, in località Fontanelle, e quello sulla provinciale 23 di Cellino, in località Castelnuovo sono stati riaperti al traffico, ma solo nelle ore diurne (chiusi dalle 20 alle 6.30).
Restano stati chiusi, invece, per danni strutturali il ponte sul Salinello in località Villa Ricci di S.Omero e in località Villa Maggi, nel territorio di Mosciano Sant’Angelo.
“Si segnalano smottamenti a valle con svuotamento della pavimentazione su una buona parte della rete stradale” dichiara l’assessore provinciale alla Viabilità Elicio Romandini “pertanto occorre una grande cautela anche se si sta lavorando incessantemente per garantire i requisiti minimi di transitabilità. Le  insidie, però, sono nascoste ovunque. L’emergenza non è terminata ed i disagi come pure i monitoraggi non diminuiranno nell’immediato”.
Le strade chiuse con ordinanza sono, dunque, la provinciale 3 S. Anna Garrufo, nel tratto compreso fra la provinciale 262 e la rotonda di Pagannoni sulla provinciale 17/A, la provinciale 53 della Montagna dei Fiori, nel tratto compreso fra località Villa Ricci e Bivio con la provinciale 54 di Collebigliano, la provinciale 23/B di Val Viano, nel tratto compreso nel comune di Bisenti. E poi, ancora, la provinciale 19, nel tratto Ripe di Castellalto tra le intersezioni della provinciale 25/B del Feudo nel comune di Castellalto e la provinciale 26 di Sodere, in direzione Canzano.

Lungo la provinciale 25/A, da case Molino nel comune di Castellalto all’innesto con la 26/B, è stato istituito un senso unico alternato a tratti, mentre sulla provinciale 49, che collega il capoluogo di Valle Castellana con Ascoli Piceno (foto a destra), è stato istituito un senso unico alternato e limitazione di carico a 16 t di peso. Senso unico alternato anche lungo la provinciale 16, in località San Mauro nel comune di Bellante.
Sono percorribili a senzo unico alternato, infine,  le fondovalli sulla Bonifica del Tronto, la fondovalle Salinello e la provinciale  25/A, che restano comunque in monitoraggio continuo per erosione spondale.
In questi giorni, infine, si registrano diversi casi di rimozioni di cartellonista stradale e transenne. A questo proposito, la Provincia di Teramo ricorda che il mancato rispetto delle ordinanze di chiusura prevede, oltre ad una sanzione di 300 euro ed una decurtazione di 10 punti della patente, anche la denuncia penale per violazione dell’articolo 650 del Codice Penale, che comporta l’arresto fino a 3 mesi.