Sant’Egidio, botte alla madre per avere i soldi della pensione: figlio violento in carcere

Sant’Egidio alla Vibrata. Botte e ritorsioni verso l’anziana madre, il tutto per avere del denaro. Richieste pressanti di contante, dai 50 ai 100 euro al giorno.

 

Un vero e proprio clima d’inferno all’interno delle 4 mura domestiche. A mettere fine ad una situazione che pare andasse avanti da anni, è arrivato un provvedimento di natura cautelare, emesso dalla Procura di Teramo nei confronti di Massimiliano D’Egidio, 44 anni, di Sant’Egidio, disoccupato.

 

L’uomo deve rispondere dei reati di maltrattamenti in famiglia, estorsione continuata e lesioni gravi nei confronti dell’anziana madre. L’ordine di arresto è stato eseguito dai carabinieri della stazione di Sant’Egidio alla Vibrata (coordinati dal maggiore Emanuele Mazzotta) su disposizione del gip del tribunale di Teramo Domenico Canosa. Il giudice ha, nella sostanza, concordato con gli esiti della delicata inchiesta effettuata dai carabinieri di Sant’Egidio, guidati dal luogotenente Mario De Nicola, che hanno poi rimesso un rapporto al sostituto procuratore Stefano Giovagnoni che ha chiesto, ed ottenuto, l’applicazione della misura cautelare.

 

 

La brutta si trascinava avanti da qualche anno. Il 44enne, sempre assetato di denaro, sottoponeva la madre convivente ad una serie di violenze fisiche e psicologiche. Il tutto con l’effetto di farsi dare il contante e nella sostanza prosciugare l’esigua pensione della donna.

 

Le richieste erano quasi quotidiane, veicolate con pesanti minacce e quando non erano soddisfatte, il 44enne non avrebbe lesinato schiaffi e pugni,  tirando anche per i capelli la donna.

Tutti passaggi ricostruiti nel corso dell’inchiesta. L’uomo, dopo essere stato rintracciato, è stato poi rinchiuso nel carcere di Castrogno.

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