“Vogliamo riflettere su un movimento politico che al momento tiene in vita la maggioranza in Italia” ha spiegato Giorgio Giannella, gestore del circolo “e vogliamo farlo anche in segno di stizza dopo le parole pronunciate da Borghezio sull’Abruzzo e i terremotati (“sono un peso” aveva detto il leghista, ndr)”.
Le iniziative, dunque, non si fermano, “anche se in città c’è ancora qualcuno che non ha compreso cosa facciamo”, aggiunge Giannella. E qui arrivano i famosi “sassolini”, tutti indirizzati verso un noto quotidiano locale reo, secondo i gestori del circolo, di dipingere le Officine Indipendenti secondo una interpretazione tutta personale.
“Irregolarità annunciate da titoli a caratteri cubitali, che si perdono poi nel testo” dichiara Giannella. “E’ facile prendersela con ragazzi di 20 anni e le nostre iniziative servono anche a sfuggire a delle etichette che altri vogliono imporci. I controlli ci sono stati e ci sono continuamente, è normale, ma ci sono stati anche casi in cui le forze dell’ordine non hanno avuto nulla da obiettare. E potremmo fare anche l’elenco delle multe prese: una a giugno, perché tre persone non avevano la tessera. Ed è stata pagata. Un’altra perché non avevamo affisso i cartelli di divieto di fumo. Pagata anche questa, 440 euro. Un’altra per mancanza di alcool test all’interno del circolo. In questo caso abbiamo fatto ricorso, perché gli alcool test ce li avevamo, ma non ce li hanno chiesti e sono in corso degli accertamenti. Altra multa contestata, perché abbiamo somministrato bevande dopo le 3 del mattino, ma questo è un circolo privato e non è sottoposto a vincoli di orario. Parlano di lamentele da parte dei vicini per schiamazzi notturni? Noi non abbiamo mai ricevuto multe per questo. Officine Indipendenti è altro, non possono parlare solo delle multe, scrivendo addirittura che il Circolo è stato chiuso per ordine della questura. Non è vero, abbiamo deciso noi di chiuderlo per una sera. E’ giusto che ognuno faccia il proprio mestiere, ma almeno si diano notizie vere”.
Per questo hanno deciso di querelare il quotidiano teramano. “Volevano una querela per avere un motivo in più per attaccarci? L’hanno avuta. Ma ci piacerebbe che si parlasse di più delle nostre attività”. Che hanno pur sempre l’obiettivo di diffondere il valore dell’associazionismo giovanile, in una città in cui i giovani stentano a trovare i loro spazi.