Teramo. Entro il 2013 ci sarà l’accreditamento definitivo delle strutture che faranno parte della rete assistenziale in Abruzzo e questo comporterà un aumento dei posti disponibili e una qualificazione del sistema di assistenza agli anziani. E’ quanto ha detto il sub commissario alla Sanità, Giovanna Baraldi, che questa mattina ha visitato la Casa di Riposo G. De Benedictis a Teramo.
Accompagnata dal Direttore Generale della Asl, Giustino Varrassi e dal Direttore Amministrativo, Lucio Ambrosj, la Baraldi ha affrontato la questione relativa alle specificità ed ai bisogni della Casa di Riposo teramana, in cui risiedono 232 persone, di cui 142 non autosufficienti. La lista di attesa è attualmente di altre 66 persone con una richiesta in continuo aumento, che le previsioni statistiche vedono in ulteriore aumento fino addirittura all’anno 2050.
Il sub commissario Baraldi ha, dunque, garantito l’ampliamento delle disponibilità ospitative della Casa di Riposo, visto il totale apprezzamento espresso per l’andamento e i progetti di sviluppo strutturale e gestionale della stessa Casa di Riposo.
“Nonostante i cinquant’anni di esistenza della nostra struttura” ha commentato l’amministratore Carlo De Sanctis “durante l’incontro con i vertici della sanità sono stati risaltati la modernità dell’intera Casa di Riposo, degli arredi, dei servizi, specie di riabilitazione quali la fisioterapia. La Dott.ssa Baraldi si è mostrata particolarmente compiaciuta per i cantieri aperti all’interno della struttura in cui si sta lavorando per l’abbattimento della barriera architettonica costituita dalla mega scalinata, così come è stato apprezzato l’ammodernamento del piano terra della struttura centrale e l’adeguamento strutturale ai requisiti richiesti per la parte di palazzina collegata alla sede storica. Il fatto che la visita sia stata effettuata su basi tecniche e direttamente dal sub commissario fa onore alla Baraldi e alla struttura stessa, interamente ispirata dal sistema pubblico e pienamente aderente alle richieste legislative e etiche del sistema sanitario assistenziale”.