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Teramo, firmato il Masterplan per le opere cittadine

Nero su bianco. E’ stato firmato questa mattina, all’Unviersità di Teramo, il primo accordo regionale tra le pubbliche amministrazioni per i progetti del Masterplan Abruzzo relativi alla città di Teramo. Oltre a Comune, Provincia e Regione, hanno siglato il documento anche i rappresentanti di Università, Asl, Adsu, Izs e Tua. Un primo passo necessario per dare il via alla fase realizzativa che ha l’ambizione di dare un nuovo volto alla città, grazie alla ristrutturazione di edifici storici importanti.

Tra i progetti in programma, infatti, ci sono il recupero dell’ex manicomio con il suo rilancio, che prevede l’insediamento del Dams, del Conservatorio e di un centro di ricerca dedicato ai malati pasichiatrici, del polo agro-bio-veterinario, insieme all’Università e all’Izs, che mira a diventare un centro di riferimento internazionale e la realizzazione della funicolare che, nell’idea del rettore, Luciano D’Amico, potrebbe essere ampliata fino a Ponte San Ferdinando.

La città di Teramo”, ha detto il Governatore, Luciano D’Alfonso, “è stata brava a conservare l’identità urbanistica del passato e ha saputo mettere in campo un’ottima sinergia per programmare il suo rilancio”. E riguardo agli emendamenti presentati dal Comune, ha detto che, appoggiandoli in pieno, bisognerà reperire altre risorse “perché non si è mai visto che con un’ottima progettazione non siano state trovate le risorse necessarie”.

Tra i progetti a margine del Masterplan, infatti, il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, ha proposto degli interventi in Corso Porta Romana per la realizzazione di centro di alta formazione con una vera e propria Accademia della cucina teramana, il recupero del vecchio stadio e il completamento della pista ciclopedonale anche alla luce del Bike to Coast. Idee che hanno trovato l’assenso del Governatore ma che dovranno comunque essere approvate dopo una concertazione con la città, che vedrà un primo appuntamento importante svolgersi durante la prima settimana di ottobre, con gli “Stati generali della cultura” che si terranno all’Ipogeo.