“Solidarietà ed affetto all’adolescente giuliese che è stata vittima di un’ignobile violenza sessuale da parte di un adulto spagnolo, giunto nella nostra città ad infangare l’ultimo giorno di una delle più belle manifestazioni sportive mondiali”.
E’ il comitato teramano di “Se Non Ora Quando” ad esprimere il suo pensiero in relazione all’episodio accaduto durante l’ultimo giorno di Coppa Intermania, anche a seguito dei giudizi negativi espressi in relazione all’accaduto “quasi sempre accompagnati da basse insinuazioni sulla condotta e sull’etnia della ragazza, quasi si volesse inconsciamente alleggerire la gravità di ciò che è accaduto”.
Per il Comitato, inoltre, appare davvero difficile comprendere come la ragazza abbia potuto “acconsentire ad un atto sessuale così violento da procurarle un’emorragia interna”. E, comunque, ribadisce come una tale violenza compiuta da un adulto su una minorenne non è mai giustificata, visto anche, come riporterebbero molti studi, lo stato di “prostrazione psicologica” che può arrivare a giustificare il carnefice, in cui versano spesso le vittime nei confronti di coloro che abusano di loro.
“Purtroppo”, sostiene Snoq, “quando a fare notizia sono gli abusi contro le donne, le opinioni, molto spesso, vengono influenzate da una residua mentalità maschilista che, a prescindere, ricerca sempre una corresponsabilità ‘vittima – carnefice’ . E questo è accaduto anche con la vicenda in questione. Una testata giornalistica, infatti, l’ha vergognosamente ribaltata, rappresentando l’adolescente come colei che avrebbe ‘inguaiato’ il ‘povero’ arbitro”.