Colonnella. In presidio permanente davanti al McDonald’s per chiedere il pagamento delle vecchie spettanze e per avere lumi sul futuro lavorativo.
I diciannove dipendenti della Dare to Dream, società che fa capo ad una imprenditrice del rami (in qualche modo legata in franchising con il noto marchio americano), da questa mattina, presidiano l’attività di contrada Riomoro a Colonnella. Tra loro c’è anche un dipendente licenziato sempre per questioni di stipendi arretrati. Attività, a voler essere precisi, chiusa da qualche giorno.
I dipendenti, in stato di agitazione, nei giorni scorsi si erano messi in malattia. Di fatto paralizzando l’attività. Ora, mentre va in scena la protesta (appoggiata dalla Uiltucs regionale), sulla porta d’ingresso compare una scritta” chiuso per rinnovo attività”.
Una sorta di braccio di ferro, tra i dipendenti che lamentano il pagamento di vecchie spettanze (qualcuno anche parte dello stipendio di dicembre e della tredicesima 2015) e la proprietà che al momento ha congelato il proseguimento dell’attività, visto che sul tavolo c’è anche una procedura di sfratto per dei canoni di locazione ancora non corrisposti. ” Noi proseguiremo con la protesta” raccontano i dipendenti del fast-food”, fino a quando la situazione non sarà chiara. Dal pagamento delle vecchie spettanze al futuro della stessa attività. Dal 28 giugno il fast-food è chiuso, non abbiamo contatti con la proprietà e di questa novità (il cartello che preannuncia il rinnovo della gestione) non ne sappiamo nulla”.
Va ricordato che allo stato attuale di McDonald’s, il punto ristoro di Colonnella, non ha praticamente nulla, se non l’insegna conosciuta in tutto il mondo. Dalla casa madre non arrivano più le forniture e di riflesso anche i prodotti commercializzati non possono non essere diversi. Questa cosa, come raccontano gli stessi dipendenti, ha generato anche un calo nel volume degli affari.