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Asl Teramo: il futuro incerto dei precari. Intanto Varrassi pensa alla riorganizzazione del Pronto Soccorso

Teramo. C’è una sola parola che descrive la situazione che i precari della Asl stanno vivendo in questi giorni: incertezza. Per il momento c’è la garanzia di una proroga di un mese del loro contratto, ma per il resto è tutto ancora poco chiaro. A denunciarlo è la Funzione Pubblica della Cgil Teramo, la quale in una nota precisa che in caso di licenziamento, “si rischia di mettere in ginocchio tutti e quattro i presidi e non si potranno garantire nemmeno i livelli essenziali assistenziali che per legge devono essere assicurati”.

La stessa FP Cgil aveva chiesto di attivare la mobilità interna, ma la ASL teramana non ha ritenuto questo un atto necessario, chiedendo agli uffici competenti di acquisire le richieste di mobilità e valutarne l’eventuale accoglimento.

“La FP Cgil chiede, invece, che venga pubblicato un avviso pubblico per permettere a tutti di partecipare alla mobilità interna evitando così il rischio che l’accoglimento delle domande si basi su scelte clientelari. Insieme alla FP CISL di Teramo, abbiamo chiesto di convocare i sindacati per discutere dei vari problemi del personale: le prospettive occupazionali dei precari, la mobilità interna, le progressioni di carriera, i coordinamenti, turni, straordinari e le varie indennità. Oltre a chiedere al Direttore Generale Giustino Varrassi cosa intende fare rispetto allo svuotamento dei reparti ad Atri e Giulianova e sulla privatizzazione di Sant’Omero. Ma ad oggi, nessuna risposta. Il dubbio che sorge è che si è sbagliato a non opporsi o sollevare legittime critiche rispetto a qualche designazione; probabilmente il Direttore Generale avrebbe incontrato i sindacati, così come quando si è giustificato con l’Assessore Gatti. Ci si augura che il Direttore Generale non prenda esempio dal governatore Chiodi che non concerta le strategie e le decisioni che riguardano la sanità abruzzese e che intervenga urgentemente nei confronti della Regione per ottenere risposte certe in merito alle problematiche del personale. La vicenda dell’ospedale di Guardiagrele dovrebbe averci insegnato che le riforme, se non sono concertate e condivise, non portano a nessun risultato”.

Intanto, nella sede di Circonvallazione Spalato, il manager Varrassi si occupa del sovraffollamento dei Pronto Soccorso. Un problema che tocca il suo picco massimo nella stagione invernale, con l’incremento di persone colpite dall’influenza.

Purtroppo spesso accade che le sale d’attesa si riempiano di codici bianchi (quelli in cui non c’è nessuna urgenza di intervenire) e che i tempi per ottenere assistenza diventino interminabili, tanto da far aumentare ansia e tensione, come si legge nella nota diffusa dalla Asl.

“La nostra Azienda” dichiara Varrassi “ha in animo di ristrutturare la propria rete territoriale delle emergenze, in modo da rendere più agevole l’accesso alle cure da parte dei cittadini e, nel contempo, diminuire i costi. E anche se l’idea di migliorare i servizi riducendone i costi può sembrare un paradosso, io sono certo che si possa fare”.