La sentenza è stata pubblicata ieri dalla sezione staccata di Pescara del Tar Abruzzo, dopo il ricorso presentato un anno fa. Il privato chiedeva un risarcimento pari a 190 mila euro, in quanto l’opera pubblica avrebbe compromesso parte della sua proprietà su cui ricade un capannone industriale. Secondo la sentenza, invece, il Comune di Silvi ha agito in tutta legittimità, avendo regolarmente approvato il progetto di approvazione della rotatoria nel maggio 2006 e deliberato l’esproprio delle aree nel febbraio 2007. Il Comune di Silvi è stato difeso dall’avvocato Carlo Scarpantoni di Teramo e ha visto la soddisfazione dell’amministrazione comunale e dell’assessore ai Lavori pubblici Enrico Marini che ha affermato: “Si è conclusa così a favore del Comune questa diatriba giudiziaria che l’hanno visto contrapposto nel merito di un’opera molto importante per la viabilità di Silvi che includeva anche la costruzione dell’altra rotatoria al bivio per Atri e la nascita del centro di educazione stradale in zona Piomba, un’opera in cui ho creduto molto ed è stata finanziata dalla regione Abruzzo nell’ambito della sicurezza stradale”.