Uno spazio verde dalle peculiari caratteristiche arboree e progettuali viene restituito alla città di Teramo. Al termine dei lavori di restauro e manutenzione, i giardini annessi alla Provincia di Teramo, con ingresso in via Rosati (angolo via Milli) saranno ufficialmente aperti al pubblico con l’intitolazione a Giacinto Marco Pannella.
La cerimonia di intitolazione, in programma giovedì 16 giugno alle 11, avverrà alla presenza delle autorità e degli amici dell’illustre concittadino recentemente scomparso: a scoprire la targa il presidente Renzo Di Sabatino e il sindaco, Maurizio Brucchi.
“Sono due mesi che lavoriamo”, ha detto il presidente Di Sabatino, “ per restituire questo bello spazio alla cittadinanza. I giardini, infatti, fino ad oggi, sono stati aperti solo occasionalmente, per specifiche manifestazioni comunque molto rare. E’ venuto naturale pensare a Marco Pannella: ho condiviso l’idea con il Comune che l’ha subito appoggiata. Sono certo che a Pannella avrebbe fatto piacere vedere il suo nome associato ad un luogo che da privato diventa pubblico, aperto a tutti, un vero bene comune: a lui che i suoi beni privati li ha generosamente utilizzati per finanziare iniziative politiche e sociali”.
“E’ bello che una realtà istituzionale come la Provincia”, ha commentato il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, “scelga di intitolare a Marco Pannella uno spazio evocativo come i suoi giardini, ideale luogo di riflessione e silenzio, sebbene immerso nel clamore della vita urbana. Una decisione che esprime l’orgoglio dell’essere suoi concittadini e la gratitudine per aver portato nelle sue battaglie quel tratto di teramanità a noi così evidente. Qui si materializza in una forma austera, la memoria di questo galantuomo irriverente ma fiero di sé e della sua terra, che ci lascia non un ricordo ma un’eredità”.
A sottolineare la bellezza, la suggestione e anche le opportunità di questo spazio ritrovato, ci sarà lo spettacolo della Scuola di Teatro Spazio Tre, con la regia di Silvio Araclio, “Sogno di una notte di mezza estate”. Lo spettacolo sarà rappresentato il 15 giugno, la sera prima dell’intitolazione, alle 18, con una replica alle 20.
La storia del giardino
I giardini del Palazzo di via Milli, palazzo che dal 1901 è sede dell’Amministrazione provinciale, sono stati realizzati nel 1888 insieme alla Scuola normale femminile con annesso Convitto su progetto di Gaetano Grugnola, ingegnere capo dell’Ufficio Tecnico Provinciale (Grugnola si era diplomato al Beccaria di Milano e laureato al Politecnico di Zurigo, arrivò a Teramo nel 1882 e fra i suoi progetti ci sono opere molto importanti: la ferrovia Montesilvano-Penne; l’acquedotto di Teramo, il porto canale di Pescara allora ancora Castellamare Adriatica).
Il cortile interno del Convitto venne destinato in parte a giardino e in parte ad orto. Nel 1899 il Consiglio provinciale deliberà la soppressione del Convitto e il trasferimento in altra sede della scuola. Nel 1901 la struttura di via Milli diventò la sede della Provincia e i giardini annessi vennero ulteriormente abbelliti. Il Giardino, anche se non è mai stato intitolato, era conosciuto come il Giardino dei cedri per via dei meravigliosi esemplari di questa specie arborea. Ancora oggi, un maestoso cedro svetta fin sopra il palazzo.