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Teramo, recupero teatro romano. Piero Chiarini scrive a Brucchi

Teramo. Il presidente dell’associazione “Teramo Nostra” torna a scrivere al sindaco Maurizio Brucchi sull’annosa questione dei lavori di recupero del teatro romano. Oggetto della missiva alcuni reperti archeologici, chiamati ironicamente da Chiarini “pietre”, di cui l’associazione non vuole la rimozione.

Di seguito la lettera integrale inviata al primo cittadino con le motivazioni dell’associazione teramana.

“Nel ringraziare l’On. Consiglio comunale di Teramo e Lei, egregio Sindaco, a nome mio personale e di tutti i soci dell’Associazione “Teramo Nostra” per l’ospitalità riservataci questa mattina durante i lavori del C.C.,esprimo apprezzamento per l’impegno che ha assunto nel voler controllare l’andamento dei lavori che verranno eseguiti nel “bunker” del Teatro Romano e nell’essere d’accordo che quei reperti ?archeologici che chiamiamo “pietre” non vengano rimossi.

Siamo certi che Lei non sottovaluta (e lo ha dimostrato pubblicamente nel Consiglio Comunale di questa mattina) i problemi che ruotano intorno a tutta la storia del Teatro Romano,a partire dalla ?importanza della sua tutela, del suo restauro e conservazione e della sua valorizzazione, perché consapevole di quanto stia a cuore, e quanto coinvolga, l’intera cittadinanza teramana, che Lei ?onorevolmente rappresenta, per cui auspichiamo che terrà nel giusto conto le ns. modeste richieste ed iniziative. ? ?Per quanto attiene alle richieste, come già sollecitato in C.C., desideriamo:

1) seguire l’andamento dei lavori che la Ditta Patella eseguirà, autorizzando la nostra Associazione, (Le forniremo i nominativi di due o tre dei nostri soci) l’ingresso al cantiere, ogni 10-15 ?giorni, anche affiancati da tecnici comunali. Questa ns richiesta, caro Sindaco, è finalizzata ad evitare lo scempio che fu eseguito molti anni fa, quando, durante i lavori con ruspe e ?picconi, furono, per sempre, resi irrecuperabili, per incuria e ignoranza della ditta esecutrice, reperti unici ed importantissimi ad un ripristino delle antiche strutture. Questo, oggi, non dove ?assolutamente, accadere!

2) Per quanto concerne la rimozione dei reperti archeologici, le così dette “pietre”, per intenderci, ribadiamo che non dovranno essere assolutamente rimosse né dal sito e neanche dal loro attuale ?posizionamento. ? ?3)La permanenza in loco dei reperti, così come sono posizionati, non dovrebbero intralciare l’andamento e l’esecuzione dei lavori, da come ci risulta. Ma ad ogni buon fine, come ultima “ratio”, se ?proprio dovessero essere di intralcio, si dovranno , con la dovuta cautela, trasferire in appositi spazi idonei, all’interno del Teatro.

Infine, le iniziative che Teramo Nostra porrà in essere per sollecitare l’interessamento e l’attenzione della cittadinanza saranno le seguenti.

A) L’iniziativa telematica “Adottiamo una Pietra del Teatro Romano” lanciata già da ieri su Facebook;

B) Una raccolta formale di firme relative all’iniziativa di cui sopra, estesa a tutta la cittadinanza,le forze sociali, gli enti ed Istituzioni scolastiche e culturali.

Caro Sindaco, come vede siamo molto fermi e determinati nel seguire, come abbiamo tra l’altro sempre fatto, la vita, la storia e l’evoluzione dell’annoso problema del Teatro Romano, che essendo un ?bene archeologico di grande importanza culturale,storica, turistica ed economica per la nostra collettività e per l’intera regione Abruzzo, merita la doverosa tutela e valorizzazione da parte dal ?Comune, che, da quanto ci è sembrato, Lei intende condividere”.