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Teramo, Consiglio provinciale: approvazione del rendiconto 2015

 

Oltre 20 milioni di euro per la viabilità, appalti per la costruzione di diversi ponti in provincia, lavori sui fiumi e sulla pubblica illuminazione, manutenzione delle scuole. Il consiglio provinciale torna a riunirsi questo pomeriggio, con unico punto il rendiconto di gestione del 2015. Un rendiconto che disegna l’operato dell’amministrazione in questa fase di trasformazione dell’ente dalla “vecchia” Provincia ad “area vasta”, con una gestione di competenza pari a 114 milioni e 969 mila euro.

Preponderante la spesa effettuata nel settore viabilità, con 11 milioni dal bilancio e 6 milioni dalla “contabilità straordinaria” dell’alluvione 2011. Con i fondi dell’alluvione, ad oggi, (dal 2014) sono stati effettuati interventi per un importo di 12 milioni e sono in programma, con l’avvio previsto nelle prossime settimane, ulteriori interventi per 7,4 milioni. A questi si aggiungono i 3 milioni e 640 mila euro per le somme urgenze dell’alluvione del marzo 2015.

Fra le gare d’appalto ci sono i lavori di costruzione del nuovo Ponte di Castelnuovo (6 milioni), del Ponte sul Fiume Vomano (2 milioni e 400mila), l’affidamento del servizio di pubblica illuminazione in 32 Comuni della Provincia di Teramo nell’ambito del progetto comunitario Paride (8 milioni e 800 mila), i lavori di costruzione del Ponte sul Fiume Piomba (2 milioni e 200 mila) e i lavori dei due lotti sul Fiume Vomano (3 milioni complessivi).

Inoltre sono stati spesi un milione e 356 mila euro per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle scuole e, accanto alla drastica la riduzione delle entrate, c’è stata anche una riduzione delle uscite passando da una spesa corrente di 32 milioni nel 2013 ai 25 milioni del 2015 (era a 27 milioni nel 2014). Sono quaranta i dipendenti fino ad oggi transitati in altri enti e ve ne sono altrettanti in attesa di specifici accordi con la Regione per il loro trasferimento, mentre per una decina si stanno incrociando le offerte di lavoro sulla piattaforma della mobilità.

Per il personale la Provincia ha speso circa 10 milioni di euro continuando a pagare anche i dipendenti le cui funzioni, per legge, dal primo gennaio non sono più di sua competenza. Un costo, quest’ultimo, di circa 4 milioni di euro che l’ente ha già richiesto alla Regione ma che al momento non ha in cassa. Una volta completato l’assetto della riforma, la spesa per il personale non dovrebbe superare i 6 milioni e 500 mila euro. Dalla rinegoziazione dei mutui sono “entrati” 2 milioni e 500 mila euro.

Da segnalare anche il lavoro svolto sul patrimonio con la drastica riduzione dei fitti passivi e l’aumento di quelli attivi mentre è in corso il trasferimento dei servizi dal palazzo del Medio Credito di piazza Garibaldi a quello centrale di via Milli, consentendo di poter affittare o vendere l’immobile.

Per quanto riguarda il lavoro e relazioni industriali, gli avviati a tempo indeterminato dal primo gennaio 2011 con contratti ancora attivi al 31 dicembre 2015 sono 43.163 in notevole aumento rispetto al 31 dicembre 2014 (+ 8219). Il dato degno di nota è senza dubbio quello degli avviati a tempo indeterminato nella fascia d’età fino a 21 anni che nel 2015 è salito a 507 rispetto ai 195 del 2014 (+312).

Il settore lavoro ha gestito 531 mila euro per le politiche attive del lavoro; 2816 le posizioni-utenti gestiti solo per Garanzia Giovani; 913 invece, le imprese e datori di lavoro che si sono rivolti al servizio Incrocio domanda/offerta della Provincia di Teramo.

Impegno significativo sul Piano delle relazioni industriali, con 143 riunioni per vertenze di lavoro e 74 imprese coinvolte. Nel 2015 sono stati siglati 54 accordi relativi alla concessione della C.I.G.D.;11 accordi relativi alla concessione della C.I.G.S.; 2 accordi relativi all’attuazione di un programma prevedente il ricorso al C.d.S. Difensivo; 7 incontri relativi alla concessione della mobilità nell’ambito di procedure finalizzate a licenziamenti collettivi, cui sono seguiti 4 accordi, nell’ambito di vertenze il cui ambito territoriale risultava extraprovinciale, la Provincia ha partecipato a 20 tavoli rispettivamente Regionali e Ministeriali (M.L.P.S. e Mi.S.E.).

Nel 2015, infine, sono state svolte tutte quelle attività progettuali che hanno condotto al riconoscimento dell’area di crisi complessa Vibrata-Piceno e lo scorso dicembre è stato siglato il nuovo il Protocollo con le BBC di Basciano e dell’Adriatico Teramano per l’anticipazione delle integrazioni salariali ai lavoratori di imprese in crisi. Per tutto l’anno 2016 la sensibilità sul tema da parte della Provincia, che si farà carico degli oneri passivi, permetterà di attenuare le difficoltà in cui versano molti lavoratori.

APPROVATO. Il Consiglio ha approvato all’unanimità il rendiconto 2015. Un documento contabile, fortemente rivoluzionato dal Governo nell’impianto finanziario con l’obiettivo di rendere le cifre assolutamente aderenti alla realtà. La gestione di competenza del 2015 “pesa” 114 milioni e 969 mila euro.

“Siamo partiti dal profondo rosso – ha dichiarato il presidente Renzo Di Sabatino – e siamo al punto di pareggio. Abbiamo portato fuori dalle secche un ente che si pone al centro di una profonda revisione degli enti locali e gli abbiamo conferito un ruolo. Con la drastica revisione della spesa abbiamo anche fatto passare un messaggio: quello che la pubblica amministrazione non è un luogo da depredare e abbiamo dimostrato, in condizioni particolarmente difficili, che si può essere più efficienti”.