Teramo, presentato il Laboratorio di Giustizia col ricordo di Pannella

Non poteva che aprirsi con un minuto di silenzio, in ricordo di Marco Pannella, che proprio dall’Ateneo teramano aveva avuto lo scorso anno la laurea honoris causa in comunicazione, il Laboratorio di Giustizia, inaugurato questa mattina all’Università di Teramo.

L’iniziativa, primo esperimento di questo genere in Italia, si propone come un’occasione di confronto innovativo tra mondo accademico, magistrati e avvocati, con una formula che prevede la trattazione di temi di interesse comune in tavoli di lavoro misti, alla cui base si pone la ricerca degli specializzandi della Facoltà di Giurisprudenza.

Presenti alla giornata, oltre al presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, il sottosegretario Federica Chiavaroli, i rappresentanti del Csm e i vertici regionali e provinciali delle forze dell’ordine, accolti dal rettore Luciano D’Amico. Non ha potuto, invece, partecipare alla manifestazione per impegni imprevisti, il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti.

Al centro dell’incontro, il processo rinnovatore e le principali prospettive di riforma nell’ambito della giustizia, insieme ai passi da compiere per riconquistare la fiducia dei cittadini. Si è parlato, infatti, di tempi eccessivamente lunghi della giustizia, della carenza di risorse e di adeguate competenze organizzative negli uffici giudiziari, di mancanza di criteri di valutazione trasparenti e condivisi, che spesso finiscono per far annegare i diritti dei cittadini. Difficoltà ribadite anche dal presidente del Tribunale di Teramo, Giovanni Spinosa, che più volte, anche nel recente passato, ha lamentato la mancanza di personale, soprattutto in cancelleria, problemi dovuti alla manutenzione inesistente dell’edificio e la difficoltà che ogni giorno si trovano ad affrontare quanti lavorano al palazzo di giustizia.

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