L’ex funzionario pubblico, infatti, ha impugnato il provvedimento di licenziamento da parte del Comune (che ha dato esecuzione alla sentenza del Consiglio di Stato, che ha ridefinito la graduatoria del concorso per comandante della polizia municipale) davanti al giudice del lavoro di Teramo. Il ricorso presentato dai legali di Zippi (ex articolo 700 del codice di procedura civile, con la richiesta di un provvedimento di urgenza in attesa di una decisione di merito) mira ad ottenere il reintegro del posto di lavoro. Ovviamente, visto che il posto da comandante della polizia municipale, dallo scorso 1 settembre è occupato da Sabrina Polletta (in virtù del pronunciamento della giustizia amministrativa), Zippi chiede di essere reintegrato nella pianta organica dell’ente, con preferenza per uno dei posti vacanti di categoria D1 (vice-comandante, per esempio) previsti nella struttura della polizia municipale. Passaggio, questo, per certi versi ipotizzabile, visto anche il modo con il quale il divorzio tra l’ente e l’ex comandante dei vigili si è consumato nella scorsa estate. In una vicenda durata oltre due lustri, e connotata da ricorsi e carte bollate, forse, la parola fine sarà scritta ancora da un giudice.