Tortoreto, vendita fiori al cimitero: scoppia la polemica

cimitero_tortoretoTortoreto. La vendita dei fiori al cimitero, in occasione della ricorrenza dei defunti, lascia strali polemici e c’è chi minaccia di rivolgersi ad un legale. Come ogni anno, il Comune di Tortoreto ha autorizzato fino ad un massimo di cinque commercianti per poter vendere fiori prodotti nei gazebo collocati all’ingresso del cimitero.

Rispetto al passato, però, la giunta municipale ha deciso di mutare il criterio di assegnazione di scelta delle postazioni (dal 28 ottobre al 2 novembre). In passato i vari commercianti, autorizzati alla vendita, ruotavano in modo antiorario tra le varie postazioni. In questa occasione, però, l’ente ha deciso di mutare indirizzo, dando priorità nella scelta a chi è titolare di un posto fisso in via del Cimitero, fermo restando il principio della rotazione per gli altri. La cosa, però, non è stata digerita dall’esercente che, in questi giorni, avrebbe dovuto avere priorità nella scelta (in base a quanto accaduto in passato). Sulla vicenda, la commerciante ha già fatto intuire che si rivolgerà ad un legale per intraprendere eventuali azioni risarcitorie.

La posizione dell’amministrazione comunale. Antonio Di Giovanni, capogruppo di maggioranza con delega al commercio, spiega quello che è stato l’indirizzo politico alla base della decisione di mutare, parzialmente, la precedente impostazione. “ Nel 2009”, argomenta il consigliere Di Giovanni, “ nel primo anno della nostra amministrazione, abbiamo mantenuto la consuetudine inalterata. In prossimità del cimitero, da qualche anno, opera una rivendita di fiori, che offre un servizio ai cittadini per l’intero anno. Nell’autorizzare la vendita, sul suolo pubblico, abbiamo solo concesso al titolare dell’esercizio la priorità nella scelta della postazione, fermo restando che per gli altri permane invariato il principio della rotazione. Questa decisione”, prosegue Di Giovanni, “è scaturita semplicemente dalla considerazione che ci è sembrato giusto e corretto dare questa possibilità a chi offre alla nostra comunità un servizio per tutto l’anno, in un luogo che poi nei fatti viene frequentato assiduamente solo in questi giorni. In poche parole, è stato offerto un servizio in più ai cittadini, ma nel contempo preservando che vi opera tutto l’anno, che potenzialmente rischia di scomparire”.

 

 

 

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