Il bando di gara, e tutti gli atti consequenziali, erano stati impugnati la scorsa primavera della cooperativa locale (che per 20 anni ha gestito la refezione nelle scuole materne della città), per una serie di aspetti tecnici, che di fatto l’avevano estromessa dalla gara: dall’importo del fatturato totalizzato dai potenziali concorrenti negli ultimi tre anni di attività, dai termini di scadenza della gara stessa e alle caratteristiche della gara stessa, indetta con una procedura aperta. Ebbene, i giudici del Tar hanno rigettato in toto i motivi del contenzioso, evidenziando sia la carenza di interesse dell’Alba Servizi, che gli altri aspetti tecnici del bando di gara, che secondo i magistrati rientrano nella sfera di discrezionali dell’ente che ha bandito la procedura. Di riflesso, il Tar ha avallato, indirettamente, la legittimità del bando di gara che delle successive procedure di affidamento del servizio.