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Roseto, carabinieri sventano una rapina all’Unicredit e arrestano 3 ragazzi di Cerignola

Roseto. Spettacolare operazione dei carabinieri di Giulianova: sventata una rapina alla banca Unicredit in via Nazionale a Roseto e arrestate tre persone. Le persone finite in manette tutte con l’accusa di concorso in tentata rapina e porto abusivo di armi bianche, sono tutte di Cerignola; Giuseppe Americo 24 anni, Gerardo Seccia 26 anni e il palo Giuseppe Americo diciannovenne.

 

 

Ieri poco dopo le 13 una pattuglia dei militari, di ritorno a Giulianova dopo un servizio a Roseto, passando di fronte all’Istituto di Credito ha notato un uomo con indosso una parrucca che stava per entrare in banca, mentre un altro complice stava scendendo da una Fiat Punto indossando un passamontagna. All’interno dell’autovettura un terzo complice, in pratica il palo, ha notato la pattuglia dei carabinieri; a quel punto ha effettuato un’inversione di marcia per allertare i complici. I due sono risaliti a bordo della Fiat Punto di fuggire. Nel traffico di Roseto i carabinieri hanno dato vita uno spettacolare inseguimento terminato dopo poco, quando i tre malviventi hanno imboccato via Leopardi, una strada chiusa per lavori in corso. Immediatamente sono stati bloccati e arrestati grazie anche ai rinforzi giunti da Giulianova e dalla locale stazione. Durante la fuga i malviventi avevano lanciato dai finestrini due passamontagna, recuperati dai militari grazie alla collaborazione dei passanti. Nel corso della perquisizione dopo l’arresto i militari hanno sequestrato 2 taglierini, 1 parrucca da donna, guanti in lattice e 2 protesi in gesso da indossare alla mano. Le protesi, dove all’interno erano nascosti i taglierini, sarebbero servite ad eludere il sistema di controllo “metal detector” situato all’ingresso dell’istituto di credito, anche perché era ben visibile una stecca in alluminio che normalmente viene utilizzata per tenere fermo l’arto lesionato, in modo da ingannare gli impiegati ad aprire le bussole all’ingresso. Una nota particolare è che una protesi sequestrata è utilizzata per il braccio sinistro, quindi uno dei due rapinatori è mancino. I tre indossavano diversi capi di abbigliamento uno sopra l’altro in modo da poter cambiare l’abito in pochi istanti ed eludere eventuali ricerche successive alla rapina. I tre arrestati hanno fornito versioni discordanti, affermando però che si trovavano in Roseto per acquistare un automezzo. Dopo gli accertamenti di rito sono trasferiti al carcere di Castrogno a disposizione della competente A.G.. Nel frattempo i carabinieri stanno verificando se i tre sono implicati in altre rapine effettuate di recente nella provincia di Teramo.

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