Un forte boato ieri sera ha richiamato l’attenzione dei residenti del Villaggio Orsini. Hanno immediatamente pensato al peggio, ovvero che l’edificio, fatto evacuare già tre anni fa assieme ad altre 4 abitazioni, si fosse trasformato in un cumulo di macerie. In realtà, almeno per ora, solo il versante esposto a sud ovest ha ceduto. La colonna portante, strapazzata dallo smottamento come fosse un fuscello al vento, alla fine ha ceduto. È letteralmente esplosa alla base e all’estremità superiore, quasi adagiandosi sul resto delle macerie.
Dal primo cedimento sino a ieri pomeriggio la gente del posto racconta di aver sentito quasi ogni giorno lo scricchiolio dei muri, i vetri delle finestre che andavano in frantumi. E hanno sempre pensato che prima o poi quell’edificio sarebbe crollato. Ieri sera è accaduto quanto temevano. L’area è stata circoscritta con rete da cantiere. I cittadini della zona hanno esposto due striscioni emblematici: frana di Mosciano, tre anni dopo parole tante, fatti zero; la frana avanza crollano le case, solo i mutui restano in piedi. Nel 2014 ci fu un sopralluogo da parte del capo della Protezione Civile Gabrielli, accompagnato dal Governatore Luciano D’Alfonso e dal sindaco di Mosciano Giuliano Galiffi. La situazione apparve subito chiara: in quella zona il movimento franoso era evidente. E Gabrielli criticò anche il fatto che si fosse permesso di costruire in quei luoghi.
A distanza di tre anni la situazione è peggiorata. Almeno tre edifici sono ormai da considerare inagibili del tutto. Ce n’è anche un quarto attualmente utilizzato come casa parcheggio che non ha subito lesioni. Ma chi ci abita è convinto che l’immobile si sia leggermente inclinato sul lato di sud ovest. Alcune porte delle stanze già non si chiudono più. È accanto a quello crollato ieri sera. Il rischio che possa scatenarsi un effetto domino non è poi così del tutto fantasioso. Ne sono convinti anche gli abitanti del Villaggio Orsini, che si trova immediatamente sotto alla palazzina implosa. Da tre anni sollecitano l’intervento degli organi competenti.
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