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Alba Adriatica, palme malate: dopo l’abbattimento, la piantumazione di nuovi alberi

Alba Adriatica. Dal taglio delle palme malate, all’introduzione di nuovi alberi.
Inizia la fase due sul lungomare Marconi di Alba Adriatica, orfano progressivamente di una serie di palme, dapprima curate, ma senza effetti benefici nonostante gli sforzi (economici) compiuti.

 

 

 

 

Se da un lato, infatti, proprio in questi giorni vengono tagliate anche le palme sulla Rotonda Nilo, l’ente è in procinto di restituire un’immagine nuova, e verde, al litorale con nuove piantumazioni.

In base ai dati raccolti sul Lungomare Marconi, il patrimonio arboreo originario ammontava a 871 elementi rilevabili. Di questi risultano buone esclusivamente 703 palme, mentre le rimanenti 168 sono devitalizzate o in condizioni molto critiche, con una perdita di quasi il 20% sul totale.

 

 

 

 

 

“Viste le perdite subite, soprattutto nell’area litoranea, – dichiara il Sindaco Tonia Piccioni – l’Amministrazione Comunale ha affidato l’incarico all’agronomo Lorenzo Granchelli che ha eseguito un attento studio sul Lungomare Marconi. Sulla base del progetto e della relazione rimessa, è stato elaborato un programma di sostituzione per la ricostituzione del patrimonio arboreo dell’area. Emerge chiaramente come la problematica legata agli attacchi del punteruolo rosso sia legato al fatto che il Lungomare Marconi è composto in prevalenza da palme, pertanto occorre necessariamente ricreare un contesto in cui vi è un sostanziale aumento della biodiversità locale, che è l’unico modo corretto di contrastare lo sviluppo incontrollato di parassiti o patologie delle piante.

 

 

 

 

 

 

 

In funzione delle specie esaminate e ritenute valide dal punto di vista botanico, ambientale e paesaggistico, all’interno del programma di sostituzione delle piante, sono state selezionate alcune specie, adatte e compatibili al contesto di destinazione paesaggistico, climatico e funzionale”.

Ovviamente, ora, saranno piantumati i nuovi alberi. “Le specie che saranno introdotte nelle nuove piantumazioni sul Lungomare”, sottolinea Marco Tribuiani, consigliere con delega al settore manutentivo, ” saranno in prevalenza di origine mediterranea, quali le Tamerici, il Carrubo, l’Olivo di Boemia, il Leccio, che risolveranno problematiche di tipo gestionale per la loro ridotta richiesta di manutenzione e bassa suscettibilità a parassiti e malattie”.
In sostituzione delle palme devitalizzate nella Rotonda Nilo la specie prescelta è la Celtis australis (Bagolaro), pianta nazionale e di elevato valore ornamentale e paesaggistico. Si evidenzia che la Celtis australis è già presente sul territorio con un esemplare monumentale situato all’interno del Parco di Villa Flaiani, uno degli alberi più vetusti che vegeta nel Comune di Alba Adriatica”.