Ma da ieri sono state tutte stabilizzate con assunzione part-time, passando dalle 15 ore di una condizione di precarietà a 18 ore a tempo indeterminato. Questa mattina il Sindaco Luciano Monticelli e il dirigente dell’area personale Mario Di Simone, alla presenza delle stesse lavoratrici, hanno illustrato nei particolari il piano che ha permesso al Comune di Pineto di raggiungere questo importante traguardo. “Tre anni fa con le organizzazioni sindacali”, ha spiegato il primo cittadino pinetese, “avevamo concordato un percorso per la stabilizzazione di questi lavoratori che garantiscono uno straordinario supporto per quanto riguarda determinate mansioni nell’assistenza scolastica, le attività nel centro anziani, la collaborazione nel sostegno ai diversamente abili. Noi abbiamo rispettato le promesse fatte alle lavoratrici ed oggi siamo orgogliosi di dire che abbiamo potuto stabilizzarle a 18 ore settimanali, garantendo gli stessi diritti di un lavoratore dipendente”.
Per il dirigente Mario Di Simone essere riusciti a stabilizzarle rappresenta una vittoria di tutti, per il Comune, per i sindacati, per chi ha ottenuto un contratto stabile. “Il nostro è uno dei Comuni più attivi della provincia”, puntualizza il dirigente, “prestiamo molta attenzione al problema del lavoro. Conosco la vicenda dei precari da anni e nel tempo abbiamo sempre cercato di dare delle risposte concrete”.
Il ringraziamento delle lavoratrici va all’amministrazione comunale per la promessa mantenuta. “Dopo così tanto tempo”, ammette Orietta Granito, una delle dieci precarie che ha ottenuto dopo circa 15 anni la stabilizzazione, “grazie all’impegno del Sindaco Monticelli e della sua giunta abbiamo ottenuto un contratto definitivo. Abbiamo vissuto in questi anni senza mai avere la certezza di non perdere il nostro posto di lavoro. Oggi non possiamo che essere felici”.
Intanto il Sindaco attacca la Regione e la Giunta Chiodi. “In campagna elettorale avevano promesso quelli del centro destra posti di lavoro a tutti”, conclude il primo cittadino, “raccoglievano curriculum. Il Governo centrale aveva addirittura azzardato un milione di nuovi posti di lavoro. Hanno venduto solo fumo. Il problema dell’occupazione è molto serio: in un solo giorno sono venute nel mio ufficio 15 persone, anche da fuori comune, a chiedere un posto di lavoro. Ogni mese 25-30 persone, non solo giovani, bussano per un lavoro. Ma che possiamo fare? Le risposte le devono dare Regione e Governo centrale”.