Teramo, gioco d’azzardo on line: maxi operazione della Guardia di Finanza

gdf_sequestropcTeramo. Ventisette società coinvolte e diciannove persone indagate. E’ questo il bilancio della maxi operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Teramo, in collaborazione con i comandi di Ascoli Piceno, Macerata, Napoli, Bari, Udine, Forlì, Benevento e Torino, per un totale di cento uomini impegnati.

L’indagine è tuttora in corso, ma in questa prima tranche si è potuti arrivare al sequestro di 3 server, 30 personal computer, 5 pen drive, 521 smart cards, 23 totem, 10 lettori di banconote e smart cards, oltre a documentazione varia. Il materiale veniva utilizzato da una rete di società per la gestione di giochi illegali.

Il procedimento era semplice: tramite un apposito link, era possibile accedere ad un vero e proprio casinò on line, con giochi proibiti dalla normativa nazionale. Gli apparecchi sequestrati, i cosiddetti totem, privi delle autorizzazioni rilasciate dai Monopoli di Stato, operavano al di fuori del circuito legale, con un conseguente danno erariale.

Le indagini, partite circa un anno fa e condotte dal sostituto procuratore di Teramo Roberta D’Avolio, hanno permesso di scoprire che i giochi venivano gestiti in maniera “remota” da una vera e propria rete di società dislocate su tutto il territorio nazionale, che controllava ogni singola scelta dell’utente. Vincere, dunque, era praticamente impossibile, se non in rari casi e relativamente a somme assai modeste.

Per accedere ai giochi on line l’utente doveva acquistare una smart card, ricaricabile direttamente alla macchinetta. Va da sé, che in questo caso veniva violata anche la legge speciale sulla privacy dato che l’utente, appunto, doveva inserire dati sensibili. L’attività investigativa è ancora in corso per accertare il coinvolgimento di ulteriori società ed eventuali connivenze da parte degli esercenti. Così come è ancora da verificare l’ipotesi di reato.

Marina Serra

 

 

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