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Ancarano, incendio Itapannelli: ok i dati sulla qualità dell’aria

Ancarano. Nessun valore fuori norma nell’ambiente. Nessuna presenza di fattori inquinanti dopo l’incendio della Italpannelli di Ancarano.

 

 

 

 

 

 

E’ quanto emerge dalla trasmissione, da parte dell’Arta, dei dati sul monitoraggio dell’aria effettuati nelle ultime 24 ore dall’agenzia regionale di tutela ambientale. L’ufficializzazione dei dati è stata data direttamente dal sindaco, Pietrangelo Panichi, sulla scorta della documentazione avita dall’Arta. Nella sostanza, sono stati confermati gli stessi dati che l’Arpam (l’agenzia marchigiana) aveva effettuato sull’altra sponda del Tronto, nel giorno successivo all’incendio.

 

 

 

 

 

Nella comunicazione del sindaco si parla dell’assenza di fattori inquinanti e di valori nell’aria che sono in linea con quelli abituali. Di riflesso, è stata anche tolta la centralina di monitoraggio posizionata da mercoledì mattina al centro di Ancarano. Nella giornata di domani, dopo lo stop di oggi, riapriranno regolarmente le scuole.

 

I prelievi sono stati effettuati in due diverse zone: in piazza Roma e in contrada Madonna della Carità, a circa 1750 metri di distanza dall’azienda andata a fuoco.
Le sostanze rilevate risultano ascrivibili a fonti di inquinamento antropico e specificatamente da traffico (con benzene presente ad un livello di contrazione inferiore al limite fissato dal D.Lgs. 155/”10), mentre non si evidenzia la presenza significativa di prodotti di degradazione termica.

Nella medesima mattinata sono state effettuate anche verifiche presso le aziende limitrofe alla Italpannelli, a seguito delle quali sono state autorizzate a riprendere l’attività lavorativa.

 

 

Nel frattempo, nel pomeriggio, il sindaco Panichi ha emesso una nuova ordinanza che prevede nel raggio di 5 chilometri (e interessa quindi oltre Ancarano anche i comuni di Controguerra, Sant’Egidio alla Vibrata, Torano Nuovo e parte di Nereto) il divieto di raccolta e consumo dei prodotti ortofrutticoli coltivati, del pascolo degli animali e della raccolta e utilizzo del foraggio fresco per l’alimentazione degli stessi animali. Tutto in attesa degli esiti degli esami compiuti sul suolo da parte di Asl e Istitituto Zooprofilattico.

 

 

Per quanto riguarda i campionamenti del terreno, i risultati saranno resi noti nei prossimi giorni.