Sembra si tratti di un problema di competenze, tra Sogesa e squadra del verde della Giulianova Patrimonio, su chi deve provvedere a ripulire e svuotare i tombini. Nel frattempo qualche cittadino volenteroso provvede a manutenere il tombino di fronte casa, ma la maggior parte delle griglie stradali non sembra pronta a sostenere le piogge di fine estate che, a giorni, si abbatteranno copiose sulla città.
E’ anche vero che numerosi tombini sono nascosti da auto in sosta e cassonetti dei rifiuti, e qualcuno è stato anche, parzialmente o totalmente, coperto dall’asfalto, ma il Comune non ha un quadro chiaro di quali siano i punti di deflusso delle acque piovane, con conseguente difficoltà per la manutenzione di tombini e caditoie.
Il problema dello smaltimento delle acque piovane è aggravato anche dalla consuetudine, comune a tutte le amministrazioni, di pavimentare con materiale impermeabile le aree di parcheggio e le piazze, asfaltando ogni spazio utile, e di cementificare fossi e canali, impedendo, così, alle piogge di penetrare nel terreno.
Intanto l’autunno è alle porte e, se non si provvede presto alla ripulitura, non basterà riaprire gli scarichi delle acque bianche a mare.
Raffaele Di Marcello