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Teramo, laboratori cinesi usati come dormitori

Nella serata di giovedì, personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Teramo, unitamente ad unità del Reparto Prevenzione Crimine di Pescara, personale dell’Ispettorato del Lavoro di Teramo e personale della ASL – Servizio di tutela della Salute nei luoghi di Lavoro – di Teramo, ha effettuato un accesso ispettivo presso un’attività manifatturiera di produzione di borse per conto di noti marchi dell’alta moda, gestita da cittadini di nazionalità cinese avente sede nel nucleo industriale di Sant’Atto a Teramo.

In occasione della verifica, si è riscontrata la presenza al lavoro di 23 cittadini di nazionalità cinese, tutti in posizione regolare, di cui tre risultati sprovvisti del contratto di lavoro.

Personale della ASL, peraltro, già nello scorso mese aveva constatato, a seguito di ispezione presso il borsettificio, diverse violazioni in materia di sicurezza del lavoro elevando a carico del titolare dalla ditta sanzioni per le scarse condizioni igienico sanitarie degli ambienti di lavoro nonché in materia di sicurezza delle apparecchiature in uso.

A seguito del controllo congiunto la ASL ha elevato sanzioni anche in merito alla presenza di due stanze adibite a dormitorio all’interno delle quali sono stati rinvenuti anche un frigorifero, alcune piastre per la preparazione di alimenti, pentolame e alimenti conservati in maniera del tutto precaria.

Al termine delle attività congiunte, questo Ufficio ha interessato il competente Comando della Guardia di Finanza per gli accertamenti fiscali e tributari essendo emerse, nel corso dell’ispezione, diverse anomalie anche in merito alla gestione della ditta.

Infine circa la destinazione d’uso di altri locali adibiti a dormitorio ubicati in edificio limitrofo è interessato l’Ufficio Tecnico del Comune di Teramo, al fine della opportune verifiche sulla sussistenza dei requisiti di agibilità dell’immobile stesso e della citata destinazione.