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Teramo, l’allarme del NurSind per la carenza di infermieri

Una vera e propria emergenza che sta mettendo a dura prova i servizi sanitari in città. Dopo l’allarme lanciato dal direttore generale della Asl di Teramo, Roberto Fagnano, anche il NurSind Teramo, il sindacato delle professioni infermieristiche, torna a sollevare il problema della carenza di personale viste le nuove norme su riposo e orario di lavoro.

Dallo scorso novembre, infatti, su indicazione europea, viene stabilito il limite massimo di lavoro giornaliero che non può superare le 12 ore e 50 minuti con l’obbligo di 11 ore di riposo tra un turno di lavoro e l’altro. Inoltre, delle disposizioni aziendali stabiliscono che i coordinatori infermieristici organizzino i turni entro il 20 del mese, con gravi difficoltà per la copertura dei turni.

E, oltre alle conseguenze che si ripercuotono sui pazienti per i quali non è possibile garantire sempre la corretta continuità assistenziale, anche i dipendenti cominciano a mostrare i primi cedimenti.

Sono in costante aumento”, spiega il segretario provinciale NurSid, Giuseppe De Zolt, “le problematiche correlate allo stress lavorativo. Il personale non riesce ad usufruire regolarmente neppure delle ferie, al punto che alcuni dipendenti hanno arretrati addirittura del 2013. Non ultimo, i coordinatori si trovano costretti nel fronteggiare l’emergenza, a chiedere gli straordinari agli infermieri i quali, però, non vengono retribuiti, come dimostrano i casi di dipendenti che hanno accumulato anche più di 200 ore”.

E che questa situazione sia diventata una polveriera è cosa evidente sebbene si faccia ancora fatica a trovare una soluzione concreta. La norma, infatti, imporrebbe alle aziende di “riorganizzare” i servizi, arrivando addirittura a chiuderli laddove non ci siano le garanzie per la tutela del personale e del mantenimento dei servizi minimi.

Il decreto del Commissario ad Acta sulle dotazioni organiche delle Asl indica il numero minimo di personale nelle Unità Operative”, continua De Zolt, secondo il quale dai calcoli fatti in passato mancherebbeo all’appello 600 unità tra infermieri e operatori socio sanitari, “ma le linee guida non sono mai state rispettate in alcun reparto. La Asl di Teramo è quella con meno personale in organico tra tutte le Asl abruzzesi. Assistiamo ad un rimpallo di responsabilità tra Asl e Regione per le mancate assunzioni. Vogliamo chiarezza e risposte concrete che definiscano come uscire finalmente da questa impasse, uno stallo che sta uccidendo l’assistenza sanitaria teramana”.