Due milioni di euro per concludere un “tira e molla” durato tre anni. Sono stati firmati questa mattina alla Asl di Teramo i documenti che mettono la parola fine al contenzioso tra la Piccola Opera Charitas, la Asl di Teramo e la Regione e che consentiranno alla struttura giuliese di continuare l’attività di riabilitazione e assistenza ai diversamente abili. Finalmente, dunque, si può tirare un sospiro di sollievo dopo che le altalenanti vicende di questi anni avevano portato l’attività della Poc al limite della chiusura.
Oltre al presidente regionale Luciano D’Alfonso, erano presenti il direttore generale della Asl, Roberto Fagnano, il vescovo di Teramo-Atri Michele Seccia, il sindaco di Giulianova, Francesco Mastromauro, e i rappresentanti della Piccola Opera, con i rispettivi legali.
“Abbiamo trovato la soluzione nel problema”, ha assicurato il Governatore, “dopo aver letto in maniera approfondita tutta la documentazione, trovando un’intesa che soddisfa la Poc ed è di convenienza per la Asl di Teramo. Abbiamo avuto un dialogo competitivo, un tiro alla fine concluso con intelligenza e ragionevolezza, riconoscendo il lavoro di qualità svolto dalla Piccola Opera per la quale abbiamo una profonda gratitudine per il suo lavoro quotidiano”.
La Asl, quindi, verserà la somma alla Poc che, dal canto suo, si impegna a garantire i servizi necessari per continuare a svolgere le attività, chiudendo così un vicenda complessa che aveva portato anche alla protesta dei lavoratori lasciati per un periodo senza retribuzioni.