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Silvi, bariste aggredite da nigeriano. Noi con Salvini: “Ora basta”

Madre e figlia aggredite a più riprese da un nigeriano con evidenti disturbi psichici. Episodi accaduti a Silvi, al bar 105 di cui le due donne, Antonietta Di Giacinto e Romina Iezzi, sono titolari. Botte, a volte rinchiuse in uno stanzino, danni al locale.

L’uomo, sottoposto a foglio di via obbligatorio, è stato più volte arrestato dalle forze dell’ordine, ma puntualmente è tornato alla carica. Chiede dei soldi, tanti soldi, per una presunta vincita.

Vivono nel terrore le titolari del bar che hanno ricevuto la solidarietà del movimento Noi con Salvini che ha organizzato un presidio dinanzi al loro bar con la partecipazione del senatore Paolo Arrigoni, responsabile per l’Abruzzo, di Tony Lattanzi, coordinatore provinciale, e di simpatizzanti. Sono stanche e hanno paura.

“Da dicembre 2014 che riceviamo minacce e aggressioni”, racconta Antonietta Di Giacinto, “chiaro che abbiamo paura. Siamo state anche chiuse nel retrobottega mentre lui ha scaraventato a terra la colonnina dei gratta e vinci. Dobbiamo dire grazie alle forze dell’ordine che ogni volta sono sempre intervenute prontamente. Ma temiamo che il tizio possa fare qualcosa di più grave”.

Il nigeriano non ha una fissa dimora e c’è il timore peraltro che quanto prima possa ripresentarsi al bar con fare minaccioso. I carabinieri controllano costantemente la zona, pronti ad intervenire in caso di necessità, come del resto hanno fatto anche in passato. Il senatore Paolo Arrigoni del movimento “Noi con Salvini” ha ricordato come in questi mesi il suo movimento e la Lega Nord stiano sollecitando il Governo Renzi per il varo di una legge che preveda l’immediata espulsione di clandestini e di soggetti che arrivano in Italia ma che delinquono.

“Ben vengano in Italia coloro i quali scappano da guerre e persecuzioni”, dice Arrigoni, “ma serve il pugno duro nei confronti dei clandestini che delinquono. Noi siamo venuti qui a portare la solidarietà a Romina Iezzi e a sua madre, non resteremo fermi, chiederemo un incontro con l’amministrazione comunale per trovare una soluzione a questo caso”.

Dunque verrà sollecitata l’amministrazione locale. Ma non solo visto che il coordinatore provinciale di Noi con Salvini, Tony Lattanzi, è intenzionato ad andare anche oltre, rivolgendosi a cariche istituzionali più importanti. “Chiederò infatti un incontro al Prefetto”, ha puntualizzato Lattanzi, “per approfondire un po’ il discorso e avere notizie che riguardano questo extracomunitario. Avendo un foglio di via, non si capisce come mai sia ancora libero di circolare nel nostro territorio con il rischio che crei altri disordini”.

Di sicuro Romina Iezzi e Antonietta Di Giacinto non sono più sole perché il fatto di aver raccontato la loro storia ha sollevato un caso che non appare poi così isolato. Ne è convinto lo stesso Lattanzi.