Per la Procura di Teramo i tre avrebbero favorito uno stabilimento balneare (Costa Verde) al quale doveva essere revocata la licenza per la somministrazione di bevande sulla base di alcune verifiche effettuate dall’ufficio urbanistica. Lo stabilimento Costa Verde al centro dell’inchiesta, nonostante i rilievi dell’ufficio, ha continuato regolarmente la sua attività. La stessa inchiesta riguarderebbe altri 16 stabilimenti balneari di Silvi alle prese con le stesse problematiche. Nei giorni scorsi i carabinieri, su delega della Procura di Teramo, sono stati in Comune per acquisire documentazione relativa agli altri chalet. Non è da escludere che nei prossimi giorni, sulla vicenda, possano essere ulteriori sviluppi. Nel mese di giugno un provvedimento del responsabile dell’ufficio commerciale, Luigi De Sanctis, aveva fatto chiudere 33 stabilimenti per varie irregolarità. Successivamente i concessionari, sostenuti al sindaco, avevano ottenuto la sospensione del provvedimento ricorrendo al Tar.