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Giulianova, al via la settimana corta nelle scuole elementari De Amicis e Colleranesco?

Giulianova, Sembra ormai confermato, dopo mesi di polemiche e di notizie contrastanti. La settimana corta, con prolungamento dell’orario, il venerdi pomeriggio, fino alle 15.30, nella scuola primaria dell’istituto comprensivo primo di Giulianova (Scuola De Amicis e Colleranesco), partirà, probabilmente, dall’inizio del secondo quadrimestre.

La decisione di cambiare l’orario prolungato con il sabato libero (peraltro già attivo alle scuole medie dello stesso istituto comprensivo), era stata presa dal precedente Consiglio di Istituto (organismo collegiale composto da rappresentanti del personale docente e non docente e da genitori), ed era stata oggetto di un ricorso al TAR, sul cui merito il Tribunale Amministrativo Regionale non si è ancora pronunciato.

Il tutto sembra sia partito dalla richiesta di alcuni genitori, favorevoli al fine settimana lungo, richiesta appoggiata da alcuni insegnanti e dalla Dirigente scolastica. Ma non tutti gli insegnanti si erano detti d’accordo sul cambio d’orario, per ragioni prettamente didattiche, mentre i genitori si erano divisi tra favorevoli e contrari, adducendo diverse motivazioni pro e contro (fra le pro il maggior tempo che i ragazzi avrebbero passato in famiglia, tra le contro i ritmi di impegno troppo gravosi e i disagi per le famiglie con genitori che lavorano anche il sabato), ma, tra tutte, era la mancata condivisione della decisione con tutti gli interessati (era stata inviata una comunicazione solo ai genitori dei bambini che avrebbero frequentato la prima elementare), Comune compreso. Il primo cittadino e l’assessore competente, infatti, si dissero ignari della scelta e evidenziarono problemi con l’organizzazione del trasporto con lo scuolabus.

Nella diatriba era intervenuto anche il Dirigente scolastico regionale, che aveva chiesto alla scuola di rivedere, alla luce delle criticità rappresentate da comune e genitori, la decisione, coinvolgendo tutti i portatori di interesse.

Nel frattempo la presidente del Consiglio di Istituto, apertamente contraria alla settimana corta, veniva sfiduciata e sostituita da un altro genitore, mentre sembra, ma il condizionale è d’obbligo, che anche i docenti non convinti della bontà della decisione, siano tornati sui loro passi, non si sa in base a quali nuove considerazioni.

E arriviamo ad oggi, con un nuovo consiglio di istituto che, a quanto è dato sapere, non ha riesaminato la tematica, e con l’assenza di ulteriori elementi di coinvolgimento dei genitori (non sono stati fatti incontri informativi né chiesti i pareri di tutti i genitori interessati), con la notizia, ancora ufficiosa, della partenza della settimana corta (sul sito web della scuola, recentemente rinnovato, infatti non appare nulla, e sono spariti anche i verbali del precedente consiglio di istituto). Partenza che, sicuramente, aprirà a nuove polemiche, con la spada di Damocle di una decisione del TAR che potrebbe annullare il tutto o confermare la bontà delle decisioni della scuola.

Al di là di ogni epilogo, di certo, abbiamo assistito, e stiamo assistendo, nella città che si vanta di aver attivato processi di partecipazione democratica, ad una vicenda che non contribuisce ai sereni rapporti tra famiglia e scuola, prescindendo dalla validità o meno delle decisioni prese. Sperando, che il tutto, sia stato fatto, sempre e solo esclusivamente, per il bene di alunni e studenti.