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Teramo, Comitato Giù le mani dal Comunale: la battaglia non si ferma

Teramo. Il Comitato Popolare “Giù le mani dal Comunale” non si ferma nella battaglia a difesa del vecchio stadio, nonostante il “secco no” ricevuto sullo svolgimento del referendum.

Un atto di vero e proprio dispotismo” scrivono in una nota “testimonianza del vergognoso modo di amministrare da parte della classe politica, che per questioni di interessi personali, continua a calpestare l’inviolabile diritto della partecipazione collettiva e di conseguenza il più alto istituto di democrazia diretta, il referendum. La questione della negazione del referendum, oltre ad assumere paradossali connotati di mancanza di democrazia, risponde ad una vera e propria vera farsa a cui 5000 cittadini dovrebbero sottostare. In questi mesi il comportamento dell’amministrazione comunale è risultato essere contraddittorio e menefreghista nei confronti dell’interesse generale”.

Il Comitato si sofferma poi sulla mancanza di un regolamento referendario in Comune. “In realtà” aggiungono “si tratta di una grottesca strategia utile a schiacciare il dissenso di chi vuole portare la città a pronunciarsi sulle scelte che la riguardano e a difendere uno spazio sportivo, sociale, storico e ricreativo, dalle convenienti operazioni utili a palazzinari e sciacalli vari. Se proprio si ha il barbaro coraggio di nascondersi dietro questa pretestuosa motivazione, è doveroso ribadire con forza che qualora ci fossero delle lacune statutarie, esse deriverebbero solo dall’operato e dalle mancanze della classe politica, in questo caso incapace di essere garante del riconosciuto diritto di partecipazione collettiva. Per questo, 5000 cittadini non intendono pagare per le colpe, gli errori e la superficialità di chi, al contrario dovrebbe allora provvedere nel colmare tali gravi carenze. Non tolleriamo più nessuna presa in giro e puntiamo il dito contro chi vorrebbe liquidare, senza averne nessun diritto, una così massiccia presa di posizione di una grande fetta della popolazione, contro chi sta tradendo la funzione istituzionale che riveste, sottraendosi solo per logiche affaristiche a determinate responsabilità”.

La bozza di regolamento sarà presentata e discussa nel prossimo consiglio comunale di giovedì 15 luglio.

“Non accetteremo passivamente ulteriori comportamenti mistificatori che potrebbero rappresentare l’ennesimo pretesto per rifiutare le  5000 firme raccolte, consegnate e certificate proprio da chi oggi sta facendo orecchie da mercante. E’ giunto il momento di rispettare il diritto di partecipazione collettiva richiesto da 5000 Teramani, senza se e senza ma”.