Un cumulo di rifiuti tra i quali anche un bidone che probabilmente conteneva olio, lubrificanti per mezzi o comunque derivati del petrolio, oltre a secchi di vernici e materiali inerti che devono seguire una procedura stabilita per lo smaltimento perché considerati rifiuti pericolosi.
E poi buste contenenti spazzatura domestica, bottiglie di vetro, plastica e scarti di lavorazione di giardinaggio. Una vera e propria discarica a cielo aperto, all’altezza del sottopasso dell’autostrada A14 a confine tra il territorio comunale di Roseto e la frazione di Grasciano di Notaresco.
In questo punto il problema dell’abbandono dei rifiuti non è stato mai risolto, nonostante ripetute segnalazioni e interventi di bonifica eseguiti nel tempo. Da quando il servizio di raccolta porta a porta è stato esteso a tutto il territorio comunale di Roseto e ha interessato anche i Comuni limitrofi, quest’area è stata trasformata in una discarica a cielo aperto.
E’ una zona di transito perché permette il collegamento con la Teramo-mare, oltretutto è completamente al buio e quindi favorisce i malintenzionati. Appena due mesi gli ultimi lavori di bonifica. Ma la situazione è tornata in breve tempo com’era prima, anzi, anche peggio vista la quantità di rifiuti abbandonata soprattutto nell’ultima settimana e la presenza di materiale che potrebbe essere persino pericoloso per l’ambiente.
Una zona oltretutto di confine che favorisce l’azione dei vandali, di quelli che possono essere considerati veri attentatori a danno dell’ambiente. Servirebbero maggiori controlli, soprattutto notturni. O installare telecamere e fotocamere con sensore di movimento e ad infrarossi proprio a ridosso del sottopasso per stanare i responsabili, multarli e obbligandoli anche ad un risarcimento con lavori di bonifica a proprie spese.